15 agosto 2001 (Romanzo epistolare)

Una vita difficile romanzo epistolareOggi è una festa fondamentale ed io sono radiosa. Ho trovato un posto dove rifugiarmi quando vengo colpita a morte: la casa di Roberto, accogliente, calda. Roberto vive solo per me, in funzione di me. E’ rassicurante sapere che esiste una persona che ci stima e ci considera al centro del suo universo. Una persona per cui tu sei sale, luce, essenza vitale, respiro, luce degli occhi. Quante sono le donne ingannate, che credono che il proprio uomo sia soltanto loro e poi scoprono la presenza di altre donne. Il tuo uomo che a un certo punto devi per forza condividere con le altre. Esci, telefoni, mangi e non sei tranquilla perché sai che basta girare gli occhi per essere tradita. Il sospetto che ti stringe il cuore in una morsa. Roberto non è di nessuna donna, non pensa a nessuna, si dedica a me totalmente. L’amore non può essere parziale deve essere universale. Si deve pretendere sempre l’amore completo, totale, sublime. Mi dedico a Roberto che non ha nessuno tranne me. Siamo come due isole nel deserto della solitudine. Non penso più ad altri ragazzi del resto loro hanno tutto, hanno l’affetto di tante donne, di tanti amici. Le feste ora le vivo in modo attivo, con forza mi organizzo la festa al meglio. Rivendico il diritto sacrosanto di essere felice, di godermi il giorno di festa. Con Roberto sono tornata nei luoghi dove ho sofferto, come l’atrio della scuola dove venivo derisa. Ho rivissuto quei luoghi con spirito nuovo, come se stessi vivendo un’altra vita, come se mi venisse data un’altra possibilità. Ho persino intenzione di cambiare lavoro, mi sono state fatte delle proposte molto allettanti. Forse in futuro lavorerò con Roberto In passato il lavoro lo avevo ottenuto con una raccomandazione, non avevo potuto fare altrimenti. Ora esigo un lavoro creativo che mi consenta di mettere in evidenza le mie capacità. L’importante è avere una fede, non dico la fede. Basta credere in qualcosa, in qualcosa di duraturo, di eterno, un qualcosa che rivitalizza il cuore. Ogni confessione religiosa va rispettata. Gli uomini che credono, che combattono per i loro ideali vanno apprezzati. Ho scoperto che Lourdes ritempra lo spirito. Sono tornata rilassata perché ho ricevuto il miracolo della conversone del cuore. Gli altri non mi appaiono più come nemici da combattere ma esseri umani bisognosi di affetto. Ora sono contenta, disposta ad accettare tutto quello che ho senza lamentarmi. In fondo per vivere una vita piena basta poco, basta la serenità interiore, che è il massimo della felicità. I beni materiali sono strumenti per vivere ma non sono la vita vera. La vita vera è quella che vive il nostro cuore innamorato della vita.

 

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