20 luglio 2001 (Romanzo epistolare)

Una vita difficile romanzo epistolareAlla partenza ho preso l’indirizzo di Roberto, il suo cellulare, la posta elettronica, tutto. Ormai lo sentivo vivo dentro di me. Era riuscito a penetrare dentro la mia anima. Non si era scandalizzato delle lacerazioni che aveva trovato e che anche lui aveva. Io ero il suo specchio, l’alter ergo, la parte femminile di sé. Io se fossi stato un uomo sarei stata esattamente come lui, con gli stessi ideali, gli stessi principi. Sono tornata da quel viaggio trasformata. Con il pc scrivo a Roberto in posta elettronica lunghe lettere che sembrano non avere fine. Dobbiamo raccontarci una vita intera. Non mi scrivo solo con lui, ma con molta altra gente conosciuta al santuario, anche stranieri. Ho allargato gli orizzonti. Mi scrivo con un ragazzo di Berna, con una bambina di Ferrara, con un giovane di Napoli, con una suora americana. Sono internazionale e parlo una lingua universale che tutti comprendono, il linguaggio dell’amore, della salvezza. Non mi sento sola quando comunico con gli altri. Utilizzo anche il telefono e la loro voce mi giunge familiare, calda. Roberto non abita lontano da me e mi viene a trovare per il tè del pomeriggio. Sono andata a visitare la sua stanza ed è come l’avevo immaginata e come avrei voluto averla io. La vicinanza ha consolidato il nostro rapporto. Sono stata fortunata, dopo una vita ho avuto il mio raggio di sole. Roberto non mi deprime, è vispo e allegro. Con lui dimentico questa sedia che ho sotto di me. Giochiamo a scacchi, a dama, a tutti questi giochi che non esigono l’uso delle gambe. Compongo continuamente poesie dedicate ai miei nuovi amici. Sono la mia fonte di ispirazione. La mia musa prediletta è Roberto. Lui mi insegna a suonare vari strumenti musicali io gli mostro i miei quadri. Ho deciso di fargli un ritratto. Ascoltiamo la musica visto che abbiamo gli stessi gusti. Siamo affini. La mia amica viene quasi ogni giorno e vede di buon occhio la mia amicizia con Roberto. Si è rivelata una persona squisita, mi porta i dolci fatti da lei, mi fa la spesa, mi accompagna dal dentista, mi guida nel parco, mi telefona ogni mattina, ma soprattutto mi ama. Uno si accorge quando è amato. Sente un calore che invade le membra. Il Natale quest’anno sarà caldo e luminoso. Riceverò i regali di Roberto e di tanti nuovi amici e passerò il tempo a scrivere lettere e biglietti di auguri. Il mio albero avrà finalmente degli ammiratori dal vivo, che potranno vederlo illuminato in tutto il suo splendore. Ho un albero gigante con una pioggia d’ro che cade, si chiamano i capelli dell’angelo. Io ho un angelo nella mia vita che si chiama Roberto.

 

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