Adolphe Sax

Nel cimitero di montmartre a Parigi troviamo la tomba di un illustre personaggio, morto in miseria come tanti geni accomunati dallo stesso destino. Si tratta di Adolphe Sax, inventore del sassofono. Era nato nella città belga di Dinant nella Vallonia dove troviamo una statua in suo onore e un ponte con tutti sassofoni colorati ai lati in suo omaggio. Fu battezzato nella collegiata del paese in pietra nera con il suo campanile a bulbo e la vetrata azzurra la più splendida e grande d’Europa, con il portale romanico e il pulpito del 700.

Suo padre era un costruttore di strumenti musicali a Bruxelles in particolare di fagotti, flauti, clarinetti in ebano soprattutto. Adolphe ereditò dal padre la passione per la musica e i suoi strumenti. Quindi possiamo dedurre che spesso ci sono vocazioni ereditarie  A sedici anni era già del ramo e studiava musica nella capitale belga.  Negli anni giovanili furono numerose le sue sperimentazioni come il brevetto del clarinetto basso. Trasferitosi a Parigi si occupò degli ottoni.

Divenuto insegnante di musica realizzò il sassofono sia per orchestra che per banda. Fu esecutore e arrangiatore e lavorò anche per bande militari fondando poi una piccola casa editrice che si occupava di pubblicazioni musicali.

La sua attività venne boicottata da molti nemici e concorrenti, fu oggetto di incendi dolosi. I suoi dipendenti della scuola musicale vennero terrorizzati con minacce. Lui stesso subì denunce, processi, aggressioni verbali e fisiche. Certi metodi di intimidazione, per eliminare un rivale dal mercato, sembrano andare di moda anche oggi.

A causa delle persecuzioni il celebre inventore fu colpito prima da un esaurimento nervoso e poi da un tumore al labbro superiore. Segno evidente che i mali della mente possono influire sulla salute generale del fisico.

 

Ester Eroli

 

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