Analisi sulla decadenza dei doveri morali verso la patria italiana

Analisi sulla decadenza dei doveri morali verso la patria italianaLe ultime statistiche fatte parlano chiaro, nei paesi europei, come del resto in Italia, il senso della patria, il patriottismo, è ridotto al lumicino. Siamo al minimo storico in questo preciso momento. Osservando attentamente la realtà viva ci rendiamo conto che l’amor di patria viene tralasciato, forse perché non convince più di tanto. Anzi molti trovano utile denigrare la propria nazione, parlare male.

Il sentimento patriottico non è più un valore morale assoluto, è si un sentimento, ma inferiore. Pochi sono impegnati a difesa della patria, eccetto le istituzioni e le forze dell’ordine. Il comune cittadino ha smesso da un pezzo di sentirsi impegnato e coinvolto. Di conseguenza questo sentimento non è più nemmeno un dovere morale. Nella molteplicità dei sentimenti si è perso il concetto di appartenenza, di identificazione a un gruppo sociale ben delineato. Nessuno è particolarmente orgoglioso della cultura della propria patria, nessuno desidera fortemente mantenere le tradizioni e i costumi nazionali.

C’è una massiccia esterofilia in tutti i campi. Anche sul piano pratico si prediligono usanze straniere. In passato c’era il rispetto per la bandiera, i patrioti correvano il rischio di perdere la vita e qualche volta la perdevano per difendere la patria. Ora tutti antepongono i propri interessi a quelli nazionali. Il culto della patria si è ridotto a gesti simbolici privi di vitalità. Il patriottismo non solleva più gli animi. La mente si è aperta solo per accogliere il nuovo e il diverso, per fare altre esperienze. Nessuno si ribella a questo stato di cose o si mostra ansioso per la fine che ha fatto la propria patria.

La storia del proprio paese non interessa più di tanto, ci sono giovani che non sanno neppure chi erano i fratelli Bandiera o Carlo Pisacane. La scuola romana Carlo Pisacane è frequentata soprattutto da cinesi, che volevano mutarle persino il nome, solo alcune insegnanti lo hanno impedito. Le nuove culture si stanno intrecciando strettamente alle nostre, che quasi scompaiono. Non ci sono alternative, tutto tende verso una squallida fine dei valori patriottici. La situazione è allarmante. L’amore stesso verso i compatrioti è meno sentito. Solo quando andiamo all’estero gli italiani ci vengono incontro gentili, quasi con le lacrime agli occhi e ci parlano di una patria che non riconoscono più.

Il culto solo formale della patria, troppo ristretto ha le sue conseguenze. Ci sentiamo depressi. La parola d’ordine è recuperare terreno, per farlo occorre la collaborazione delle scuole. Nelle scuole si dovrebbe riuscire ad insegnare il valore dell’amor di patria. Bisogna rifarsi al passato, rivederlo con occhi nuovi e proteggere sempre con forza il suolo che ci ha accolti. I sentimenti come la pietà, l’amor di patria, non sono inutili, ogni tanto danno frutti.

 

Ester Eroli

 

2 Risposte a “Analisi sulla decadenza dei doveri morali verso la patria italiana”

  1. ma che vi aspetate la globalizazione di per se fa che questo valore va perduto non e semplice globalizazione economica ma anche una globalizazione cocio culturale e con il pasare degli anni questo si sta facendo sempre piu evidente, non e una questione che riguarda solo al valore patriotico ma anche a quello regligioso, linguistico e tantto altro.

  2. Hai ragione Filan! Occorrerebbe una maggior consapevolezza dei vantaggi e dei limiti che la globalizzazione porta con sé senza dimenticare mai le proprie radici.

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