Angeli caduti

Angeli cadutiCi sono persone che prima di tutto sposano la carriera e quindi sono disposti a tralasciare tutto il resto. Hanno la fissazione del successo e per ottenerlo sono disposti a tutto. Molti sono preparati, mossi da buoni propositi, affidabili, saggi e leali altri si lasciano sospingere dalla politica per entrare nella cerchia degli eletti. Ci sono persone impegnate che non amano deludere il proprio ambiente di lavoro e accettano senza discutere ogni incombenza. Come perfetti registi organizzano il lavoro e spingono gli altri a lavorare sodo credendo nelle loro capacità. Ci sono dirigenti che si considerano necessari, come dei geni, che si atteggiano a uomini di potere, che si mostrano impegnati, che capiscono tutto, che sono persuasi di essere i migliori e che quindi lavorano con lena. Sono persone orgogliose che conoscono tutti i trucchi del mestiere, che detestano lentezze e ritardi nella macchina lavorativa. Ci sono pezzi da novanta, che la politica ha messo nei punti strategici, che si mostrano all’altezza del loro compito e che pretendono dagli altri il massimo rendimento, e che si mostrano contrariati davanti ad ostacoli. Molti dirigenti amavano mettersi in mostra, provare orrore per la gente comune che nemmeno salutavano, vendere fumo, comparire su riviste specializzate, prendere di mira gli inferiori nella gerarchia, mostrarsi nevrotici davanti agli ostacoli, irritati davanti ai collaboratori. Spesso i dipendenti venivano umiliati davanti a tutti, vittime sacrificali del sistema, incapaci di reagire. In alcuni casi i dirigenti si sono mostrati particolarmente crudeli. Molti hanno usufruito di molti privilegi e per questo sono stati oggetti di invidia e gelosia. Alcuni si sono atteggiati a seduttori e si sono lasciati andare a innocenti flirt con le segretarie. La crisi economica in atto ha ridimensionato molte idee, ha costretto molti pezzi grossi a prendere di più il mondo come viene. La crisi ormai è arrivata a un punto di rottura, in cui non si intravedono scappatoie. Il tempo stringe per tutti. La dirigenza stessa ha dovuto ridimensionare le sue pretese. Anche le amministrazioni più importanti hanno rivelato il loro punto debole. Molte società sono state chiuse e i dirigenti sono stati assorbiti da società affini perdendo molti privilegi. Molti dirigenti si sono ritrovati a gomito con i dipendenti di un’altra ditta più solida, si sono ritrovati a fare i conti con la perdita di potere. Alcuni sono stati collocati al posto di altri, inferiori di livello. Il tentativo di riemergere dal fango è stato vano. Molti dirigenti ricchi e attraenti si sono ritrovati al fianco di persone semplici. Gli avvenimenti sono precipitati e sono finiti nella polvere. Hanno avuto momenti di sbandamento ma non si sono piegati. Hanno continuato a pretendere il lei e a farsi chiamare dottore, hanno continuato a sottolineare la loro bravura, ad atteggiarsi come divi del cinema. La letale superbia ha continuato a mietere vittime. I poveri impiegati si sono visti tartassati, esclusi, derisi. Questi dirigenti fanno un po’ di tenerezza perché non sanno che stanno sulla stessa barca degli altri, su una barca che sta affondando per tutti e che non risparmierà nessuno. I dirigenti si aggirano sulla nave che cola a picco come angeli, ma angeli caduti.

 

Ester Eroli

 

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