Brevi torture

Brevi tortureSpesso ci lasciamo trasportare dal flusso degli eventi e non ci rendiamo conto di quello che accade intorno a noi. Osservando la realtà ci sembra che tutto sia immobile, regolare, perfetto . In verità sempre più spesso si verificano casi in cui il superiore rimprovera l’inferiore, senza ripensamenti. Le persone che sono in una posizione di vantaggio, che fanno progetti, che sono attivi, come dirigenti, insegnanti, presidi, capi di azienda, proprietari di negozi, di farmacie, ecc tendono a schiacciare in un modo o in un altro chi è subordinato, nella inevitabile convinzione di avere più voci in capitolo. In questa ottica malata il dirigente maltratta la segretaria sentendosi superiore , questa la collega collaboratrice, quest’ultima l’uscere, e quest’ultimo la donna delle pulizie. In un effetto a cascata senza alternative. Si accumula rabbia e si scatena la propria energia contro i subalterni, anche quelli più precisi e ossequiosi. La rabbia, che si respira nell’aria, esplode contro gli inferiori e colpisce la mischia. I luoghi di lavoro diventano luoghi di tormenti, deserti di umanità. Alcuni inferiori fingono di non accorgersi di nulla, si mostrano incuranti, costretti come sono a sopravvivere dentro complicati ingranaggi. Incapaci di reagire soccombono nella totale stanchezza . I capi nel loro mondo si sentono invincibili, in grado di percorrere strade tracciate solo per loro. Il loro impulso è solo quello di primeggiare, di ricordare a tutti la propria superiorità di grado, di personalità. I capi assaporano il gusto della superiorità. Nei palazzi del potere chi è all’apice può permettersi il lusso di guardare tutti dall’alto in basso, di non scendere a compromessi. Ci sono anche persone che non condividono questo comportamento, che non sono d’accordo, che attendono un cambiamento di mentalità ma alla fine, con le spalle al muro, sono costretti, da tutta una serie di circostanze, ad avere gli stessi atteggiamenti. Bisogna tener conto tuttavia che il veleno si può respingere anche solo evadendo con la mente e che i tormenti hanno vita breve. Infatti spesso un capo che ci aveva tartassati viene trasferito, una direttrice viene mandata in pensione. Certi cambiamenti vengono sempre accolti con entusiasmo. In fondo chi tortura riesce a farlo sempre per poco tempo. La malvagità, in certi contesti, ha i minuti contati.

 

Ester Eroli

 

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