“Sanctum”, questo il titolo della nuova pellicola, diretta da Alister Grierson, è la storia di un gruppo di esploratori che si calano in un complesso sistema di grotte inesplorate in un’isola del Pacifico, chi per passione, chi per fama, chi per voglia di avventura, guidati da un esperto speleologo, Frank McGuire, che è anche padre di Josh, diciassette anni, membro più giovane della spedizione.
All’improvviso, però, una tempesta tropicale rovescia fiumi di pioggia e le grotte iniziano ad allagarsi, intrappolando gli escursionisti in spazi sempre più claustrofobici, portandoli alla disperata ricerca di un’uscita in mare che diventa una sfida al limite delle possibilità umane, sia fisiche che mentali.
Il film, uscito da una sola settimana negli Stati Uniti, ha ricevuto giudizi positivi dalla critica e dal pubblico e ha subito scalato la classifica dei botteghini, fino ad arrivare al secondo posto, appena dietro il film horror “The roommate”.
Lo stesso Cameron, in un’intervista, ha dichiarato che il film lascerà senza fiato: grazie al 3D che aumenta l’empatia con quanto vediamo sullo schermo, lo spettatore si sentirà anch’esso perduto nelle labirintiche oscurità delle grotte e sentirà l’aria attorno a se venire via via a mancare in modo inesorabile.
Suspense e claustrofobia assicurate?
Non resta che vedere il film, poiché queste premesse erano già state utilizzate per opere abbastanza recenti come “Buried-Sepolto” e “Devil”, il primo film delle “Night Chronicles” di Shyamalan, che, soprattutto in Italia, hanno deluso le attese.
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Mattia Gelosa