Carnage: il meglio di Hollywood sotto lo stesso tetto, cosa succederà?

Carnage: il meglio di Holliwood sotto lo stesso tetto, cosa succederà?Il cinema Polanski. Questa è l’espressione adatta a Carnage: un vero e autentico scenario teatrale del XXI secolo. Allora la domanda che viene da porsi è: cosa succederebbe se trasferissimo due coppie benestanti e apparentemente equilibrate nello stesso appartamento a Brooklin?

Lo potrete scoprire solo gustandovi quei soli ma significativi 74 minuti di film che non vi faranno sicuramente rimpiangere i soldi del biglietto.

Si può notare il chiaro e non trascurabile contrasto fra i quattro personaggi completamente l’uno l’opposto dell’altro, ma pazzi e squilibrati tutti insieme allo stesso tempo. Due normali coppie di genitori che hanno deciso di incontrarsi per parlare del forte litigio fra i due figli in un parco di New York. Così il sipario si apre: con tre premi oscar e un personaggio secondario.

La piccola star emergente dell’intramontabile Taxi Driver, Jodie Foster, interpreta Penelope Longstreet, in coppia con John C. Reilly che interpreta Michael Longstreet.

Mrs. Longstreet, una scrittrice vergognosa del suo lavoro, è la tipica moglie collezionista d’arte e buona padrona di casa ma che nasconde un’insita rabbia repressa verso il marito. Mr. Longstreet, protagonista di secondo piano, è un marito apparentemente di buone intenzioni in ottimi rapporti con la moglie ma che, in realtà, non si ritrova in quel mondo di alto borgo e neppure in quelle buone maniere e buoni propositi: significativo è infatti il famoso episodio col criceto.

La squadra avversaria invece è capitanata dalla star femminile del Titanic, Kate Winslet, che interpreta Nancy Cowen, seguita dal famosa perla di Bastardi senza gloria, Christoph Waltz che interpreta Alan Cowen.

Mrs. Cowen è colei che vorrebbe capitanare la situazione ma ciò che ottiene dal marito è indifferenza poiché preferisce avere un rapporto esclusivo col suo BlackBerry, fondamentale per mantenere attivo il suo lavoro di avvocato.

Da notare il continuo evolversi delle situazioni che li tengono incollati in quell’appartamento: nonostante loro cerchino di andarsene più volte, vengono trattenuti da un’offerta iniziale di caffè che diventa poi, dopo inevitabili scoperte caratteriali, l’offerta di uno scotch. La questione di fondo viene sfruttata per far emergere i reali caratteri e personalità delle rispettive coppie: ostilità, rabbia repressa, giudizi, preoccupazioni inutili che si trasforma, tra donne e uomini, in complicità contro l’altro sesso. Insomma un cocktail di rigetti, tulipani gialli e una vecchia colonia spruzzata su pile di riviste. Un’autentica carneficina.

 

Carlotta Bellisai

 

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