Gli abitanti di Caserta in Campania nel periodo primaverile e estivo si concedono gite e scampagnate in un luogo incantevole e molto vicino. Sono attirati prevalentemente dal verde delle colline, dalla frescura, dalla bellezza del panorama, dalla molteplice varietà dei locali. Il luogo è una semplice frazione denominata Casertavecchia, tipico borgo medioevale situato in luogo collinare. Il borgo, di origine incerte, che in passato ha avuto vari nomi, ha avuto una enorme rivalutazione turistica. In passato fu il rifugio delle popolazioni campane alle incursioni saracene. Il centro, nucleo originario della vecchia città di Caserta, ha il caratteristico aspetto medioevale. L’impronta maggiore è stata data dalla dominazione normanna e aragonese. Ad epoca normanna risale la cattedrale costruita con resti di costruzioni romane e dedicata a un santo molto venerato al sud, san Michele Arcangelo. La pavimentazione è tipicamente normanna, come il campanile e i resti del castello. Molti palazzi sono stati realizzati con le famose bifore. Il borgo con il passar del tempo è decaduto, ma ora si cerca di riportarlo in primo piano grazie al turismo. Ci si può immergere in una atmosfera irreale, misteriosa, piena di fascino nei vicoli del paesino con i pavimenti in stile normanno, vicoli che hanno visto le passeggiate solitarie del re Federico II di Svevia. I turisti possono comprare prodotti biologici come il miele, il formaggio, i salumi o trovare ristoro in agriturismi ben attrezzati come l’Eremo, in bed e breakfast, in pizzerie ricche di terrazze, di camini, in locali come la tana del lupo che con la sua atmosfera avvolgente ci intriga , come il locale la torre dei Falchi, il ristorante il Borgo che ci colpisce per il suo ambiente rustico e dove invece è possibile persino ordinare champagne, il locale Mastrangelo che è specializzato per il pesce e i funghi. Nell’osteria medievale si può assaggiare la famosa pasta alla medioevale.
Ester Eroli