Chiusura necessaria

Chiusura necessariaI rapporti umani in alcuni contesti si sono ridotti all’osso. Spesso anche in ambiente familiare si evita il dialogo. Tutti si lamentano per l’assenza totale di comprensione. La freddezza, il cinismo, l’indifferenza hanno preso il posto della collaborazione, della pietà, dell’amicizia sincera. Negli ambienti di lavoro si percepisce ostilità, rivalità. Tutti si barricano nella propria stanza e si limitano a saluti formali. I rapporti umani si sono deteriorati, consumati. I coniugi stessi non vanno più d’accordo, non si parlano più. Le nuore evitano le suocere, i vicini di casa aspettano a rientrare se ci vedono davanti al portone, amici cambiano strada. Una desolazione che fa male al cuore, che deprime. Siamo costretti a fare tutto da soli, non osiamo chiedere aiuto agli altri. Apparentemente non ci sono giustificazioni per una tale situazione. Se scaviamo nel profondo ci rendiamo conto che alcuni comportamenti di chiusura sono giustificati. La società moderna molto edonistica a creato un autentico esercito di narcisi. Persone fallite sul lavoro che invece si vantano di essere bravissimi, donne bellissime rifatte che ostentano fino alla nausea, imprenditori che si vantano di aver fatto tutto da soli, uomini fanatici e superbi che indossano solo abiti di stilisti famosi, abiti magari di cashmere, ragazze con la puzza sotto il naso aspiranti veline, dirigenti che aspirano al successo, che pensano solo alla carriera, industriali che sbaragliano la concorrenza e si vantano di aver creato catene di negozi, indossatrici dall’aria compiaciuta, colleghi che ostentano abiti, occhiali firmati. Allora ci rendiamo conto che alcune volte è necessario fuggire dalla idiozia, dal delirio di onnipotenza che sembra avere preso al laccio tutti, parenti compresi. I parenti ci chiamano solo per sottolineare le loro ricchezze, le loro conquiste se no non si fanno sentire nemmeno per gli auguri per il compleanno . Ci distacchiamo dalla superbia, ci allontaniamo dall’ostentazione, fuggiamo davanti ad onori e ricchezze sbandierate come trofei. Ci chiudiamo nella nostra stanza per non vedere, per non sentire. Rifiutiamo i contatti per paura di andare incontro a umiliazioni, a ostentazioni che a lungo andare ci stressano. Con il passare del tempo ci stanchiamo di comportamenti meschini, di commenti pungenti. Vogliamo respirare aria pulita, ossigenata. Chi desidera contatti umani autentici dovrebbe smettere una volta per tutte di tormentare gli altri. Intanto tutti si lamentano dell’assenza di comunione fraterna, poi però trattano gli altri come dei nemici.

 

Ester Eroli

 

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