I colleghi del venerdi

In molti ambienti di lavoro tutto sembra  all’apparenza normale. Molti lavorano con assoluto dominio e fino alla perfezione, sono precisi, puntuali, coerenti. Tuttavia negli ultimi tempi sta crescendo il numero di coloro che si reputano più furbi degli altri. Si definiscono geniali e con finta innocenza, lucidamente recitano la loro parte ingannando e facendo torto agli onesti.

Spesso in certi luoghi di lavoro il venerdì è il giorno più intenso, nei negozi per il maggior numero di turisti del week end, negli uffici stampa per la presenza dei settimanali, nei tribunali per la chiusura di alcune sedute e allora molti dipendenti trovano piacere ineffabile nel dileguarsi. Di solito poi non danno il preavviso prima ai colleghi, in modo che possano organizzarsi. All’improvviso come una fiammata si buttano malati, annunciano la loro defezione. Anzi il giorno precedente, per rendere tutto più credibile, fingono di pianificare il lavoro per il giorno dopo. Lasciano credere che saranno presenti in riunioni, assemblee, chiusure di bilancio. Poi spariscono, si danno alla macchia, alla fuga. Di loro nessuna traccia, hanno il cell spento qualora qualcuno volesse chiedere un chiarimento. Sono uccel di bosco, lontani in qualche luogo segreto che nessuno deve sapere. I giovani sono quelli che primeggiano di più in queste furbizie. Anzi ostentano le loro bravate, esibiscono in pubblico  il loro raggiro.

Così mentre i colleghi sono immersi fino al collo nel lavoro loro vivono giornate tranquille, serene. Provano delizia nell’ingannare la stupidità altrui. Deridono i loro colleghi.  Alcuni sono talmente mediocri che vorrebbero persino veder cadere dal piedistallo i loro colleghi ligi al dovere. Quelli che valgono restano a sgobbare, snobbati dai furbi. I dirigenti non muovono un dito, non rimproverano neppure i soggetti indegni. I comportamenti infami vengono passati sotto silenzio a riprova del fatto che non giova essere onesti. Alcuni chiamati al telefono hanno accampato scuse ridicole per giustificare la loro assenza. Alcuni erano a una cresima di parenti proprio il venerdì. Altri sono stati colti da malore sulla porta di casa o colti da febbre alta.

Il venerdì infatti si nota sempre meno gente in giro, persino sugli autobus. Ovviamente girano solo gli ingenui. I dirigenti stessi buttano al vento la bravura di alcuni dipendenti. Non solo non puniscono i furbi, ma non lodano neppure i migliori.

Se poi tutti si assentassero il venerdì, compresi quelli più responsabili, stanchi di soprusi, gli autobus di linea girerebbero a vuoto, almeno per un giorno.

Forse si dovrebbero mettere riparo a questa usanza barbara di considerare la settimana solo di quattro giorni lavorativi. Anzi alcuni ancora più sfacciati spesso si prendono anche il lunedì. Dopo i bagordi della domenica nessuno può pretendere nulla.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.