E’ sempre risaputo che le donne sono molto più pettegole degli uomini, più amanti del look e dell’eleganza. Per le donne la vera ossessione è la linea, gli abiti, le scarpe, l’immagine. Negli ultimi tempi molte prerogative femminili sono divenute maschili. Gli uomini si stanno uniformando ma prendendo delle donne gli aspetti peggiori. Cercano di non ereditare la loro disponibilità, il loro spirito di osservazione, la loro sensibilità e capacità di coordinamento, la loro pazienza.
Negli ultimi tempi gli uomini hanno assunto comportamenti femminili esasperandoli quasi portandoli alle estreme conseguenze. Sono sempre di più gli uomini che si tingono i capelli, si rifanno la faccia dal chirurgo estetico, si comprano creme antirughe, si depilano, si comprano profumi per il corpo, olii abbronzanti, si fanno la lampada. Sono sempre di più gli uomini che scrutano gli abiti degli altri proprio come farebbe una donna con l’occhio esperto e indagatore.
Negli ultimi tempi ci sono capitati episodi strani. Uomini cinici ci hanno guardato senza pietà il look. Ma non si sono limitati solo a questo, come una qualsiasi donna curiosa e invadente hanno preteso di toccare le stoffe dei nostri vestiti. Con una scusa ci hanno messo le mani addosso per saggiare la stoffa, la confezione, per non fidarsi solo delle apparenze. Ci hanno toccato ripetutamente, fingendo di urtarci. Hanno cercato di vincere la nostra resistenza. Con coraggio hanno persino toccato il cappotto all’attaccapanni di un locale, di un ufficio superando la nostra palese ostilità. La loro massima aspirazione non era conoscerci nel profondo, ma vedere la marca dei nostri jeans. Si sono abbassati solo a considerare piccole realtà tralasciando ampi spazi. Abbiamo assistito distaccati e sereni a questa manifestazione di superficialità. Non ci è stato tolto nulla ma abbiamo compreso con chi avevamo a che fare.
Molti uomini poi sono arrivati persino a urtarci con un bicchiere per rovinarci la giacca di renna di proposito. Hanno mostrato gelosie per i nostri capi di abbigliamento come farebbe una donna. Certi comportamenti non hanno senso. Abbiamo perdonato questi gesti che denotano un certo squilibrio mentale. Non abbiamo sofferto anche se in taluni casi abbiamo dovuto gettare via l’indumento completamente rovinato dalle macchie.
Abbiamo deciso di non lasciarsi irretire da chi conduce una vita raminga e meschina. Non nutriamo però speranze e illusioni. Questi esempi si moltiplicheranno. Quello che ci brucia e l’impotenza di non riuscire a cambiare le cose di un centimetro. Ognuno esprime quello che è nell’intimo. Per ristabilire l’equilibrio ci vorrebbero donne meno vanitose e uomini più gentili, con un briciolo di cuore.
Ester Eroli