Controtendenza

ControtendenzaI dati statistici parlano chiaro, esiste una drastica diminuzione dei matrimoni in generale e di quelli celebrati in chiesa. I matrimoni finiti mali se ne sono visti tanti e non incoraggiano certo i giovani. Il dolore per la fine di una storia d’amore importante può essere devastante. Molti si sono ritrovati nella identica situazione di dover piangere sulle macerie di un amore finito di cui sono rimasti solo frammenti di ricordi, di bugie . Spesso il matrimonio è divenuto una specie di guerriglia logorante condotta sui carboni ardenti. In alcuni casi ci si lascia senza un motivo valido. In passato anche recente  si facevano matrimoni sfarzosi, faraonici, chiassosi, eccessivi,  pieni di gente, di risate, di vini pregiati. Si facevano molti riti di buon auspicio come il lancio del riso. Ora stanno guadagnando terreno altre modalità di unione, più leggere, più confortanti, meno esose. Molti si sposano con solo i testimoni, con abiti sobri, persino vestiti in borghese, di rosso o addirittura in jeans con la moto. Sono mutate anche le modalità di scelta del partener. Molti reclutano l’anima gemella in un movimento in cui militano, dove condividono con la propria metà convinzioni, credi. Sposarsi senza oro addosso, senza profumi ricercati, senza l’abbronzatura di una lampada, in modo leggero, disimpegnato, senza ospiti illustri. Sposarsi per conto proprio, affidandosi per la organizzazione solo a persone amiche senza fini di lucro, sposarsi con abiti semplici, sembra tornare ad essere un modo apprezzabile di convolare a nozze. In tempo di guerra, nello stesso dopoguerra molti si sono sposati senza tanti fronzoli. In fondo le lunghe cerimonie spesso hanno fatto sognare agli sposi di essere altrove, in un posto lontano e tranquillo. Con stupore ci rendiamo conto che si sta diffondendo questa controtendenza. Constatiamo che qualcuno comincia a considerare il matrimonio un sacramento, intimo che non ha bisogno di clamori, di oro e argento. In fretta ci avviamo verso una diversa concezione della festa di nozze. E’ evidente che l’anima gemella si può sposare anche in casa propria, in un piccolo paesino sperduto, perché non conta il contesto ma il concetto di amore. Siamo di fronte al segno di un mutamento di mentalità, lontana dal modello del lusso. Da questa tendenza ne ricaviamo una impressione tutto sommato positiva. In fondo siamo stanchi di attendere per ore gli sposi fuori della chiesa per via delle fotografie fatte a migliaia tutte uguali e costose. I tempi mutano in modo imprevedibile. Gli sposi del futuro forse avranno compreso che non contano i soldi ma i sentimenti.

 

Ester Eroli

 

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