Viviamo in un’epoca in cui la bellezza, specie femminile, viene tenuta in alta considerazione. Ci sono donne che puntano solo ed esclusivamente sulla bellezza per farsi accettare, per fare carriera, per conquistare un uomo. Spesso però non è solo la bellezza a giocare le sue carte vincenti. La bellezza deve essere accompagnata da una sorta di fascino, di misterioso sex-appeal che non tutte le donne possiedono. Ci sono donne che si muovono sinuose come gatte, fanno gli occhi dolci agli uomini per ottenere ciò che vogliono, che diventano vere donne-vampiro quando si tratta di sesso. Queste donne sono tenere e aggressive al tempo stesso come pantere agiscono e graffiano quando occorre. Se con gli uomini sono pasta di mandole con le donne sono spesso spietate e crudeli, considerando le altre solo delle rivali da eliminare al più presto. Gli uomini che cadono nella loro rete, sono usati e poi gettati via o tenuti e sfruttati. Alcuni uomini perdono la testa per queste fanciulle procaci e sensuali, fredde e determinate, avide e meschine. Il denaro degli uomini serve esclusivamente per soddisfare i loro capricci. Queste donne sono fanatiche, curano il loro corpo, amano il lusso, la vita comoda. Molti uomini cadono in rovina per loro e perdono ogni dignità e non si curano neanche dell’esistenza di altri amanti. Un esempio per tutti è il personaggio letterario di Nanà del romanzo di Emile Zola. Nata nella povertà, Nanà riesce a vivere in un appartamento lussuosamente arredato grazie alla generosità di un suo ricco amante. La sua fortuna inizia con il ruolo di Venere interpretato in un teatro di Parigi. Pur essendo negata per il ballo e per il canto, ottiene un grande successo e sconvolge tutti gli uomini con il suo ancheggiare malizioso e il suo sorriso ammaliante. Il suo comportamento lascivo, languido irretisce molti uomini che si buttano letteralmente fra le sue braccia senza pensare alle conseguenze. Tutti gli uomini indistintamente sognano di possederla. Molti uomini anche importanti, si rovinano finanziariamente per lei. Alcuni addirittura si suicidano, altri diventano truffatori sconvolgendo la loro vita. Pur di assecondare i suoi capricci sono disposti a tutto, anche ad accettare passivamente la folla di amanti che lei riceve nel suo salotto. Nanà raggiunge la vetta del successo in una occasione mondana. Infatti durante il gran premio ippico una puledra di nome Nanà vince alla grande e allora la folla presente grida il suo nome in preda al delirio. Pensiamo al personaggio di Angelica che ottiene ogni cosa, compreso l’ingresso nella corte del re, grazie alla sua fascinosa bellezza e ai suoi graziosi modi. Angelica è la protagonista di una serie di 13 romanzi scritti da Anne e Serge Golon, scrittori francesi. Queste donne esistono da sempre e sono vere sirene incantatrici. La storia stessa ci fornisce esempi di queste donne ambiziose pensiamo alla stessa Cleopatra. Spesso raggiungono la fama, il successo, grazie al raggiro, al sotterfugio. Il destino riserva qualche volta per loro una fine non sempre così esaltante. Nanà muore di vaiolo, Cleopatra punta da un aspide e gli esempi non mancano in proposito. Sembra che finiscano vittime di quel veleno che hanno sprigionato nella vita.
Ester Eroli