Nella novella di Verga, scritta nel 1881, a sfondo psicologico, “il marito di Elena” il protagonista, affermato avvocato, uccide la moglie Elena con un pugnale dopo che però questa aveva avuto un comportamento troppo vanitoso. Le circostanze sono varie e ogni caso è un fatto a sé. Bisogna capire che l’amore non è possesso, non è vendetta, non è dolore, ma è comprensione dell’altro totale. Inoltre bisogna necessariamente comprendere che il mondo è intriso di possibilità. Perso un amore si può ritrovare un’altra persona, basta solo attendere, aspettare il momento opportuno. Se si perde un amore si deve sapere che fa parte del gioco, che può essere anche colpa nostra, che è possibile ricominciare daccapo da un’altra parte. Il cuore è sempre aperto per nuove storie sentimentali. Solo i disperati pensano che non esista una soluzione.
Dobbiamo imparare a superare, a guardare oltre, proprio mentre guardiamo troviamo la persona che fa il caso nostro, che appare addirittura migliore del nostro primo amore. Un proverbio recita: chi non dimenticherà il primo amore non conoscerà mai l’ultimo.
Ester Eroli