Cronaca nera di amori perduti

Cronaca nera di amori perdutiNel romanzo di Giorgio Faletti dal titolo io uccido si allude a una perversione sessuale particolare. Chi è affetto da questa mania sessuale prova piacere intenso solo uccidendo la sua vittima, si eccita alla vista del sangue. Molti giovani negli ultimi tempi stanno uccidendo e massacrando le loro compagne, che dicono di amare perdutamente, alla follia. A ben guardare una forma perversa di amore, che rasenta l’odio, che alcune volte è odio. Allora pensiamo con raccapriccio a questa perversione sessuale che non tutti conoscono. Prima quindi di intessere una relazione stabile con un individuo di sesso diverso bisognerebbe in qualche modo verificare il suo stato di salute, l’autenticità dei suoi sentimenti. Ma quando una persona è innamorata non vede nulla perché l’amore è cieco. Non ci aspettiamo che l’amore diventi però furore, violenza, terrore. Le storie ovviamente sono tante, i casi notevoli.

Nella novella di Verga, scritta nel 1881, a sfondo psicologico, “il marito di Elena” il protagonista, affermato avvocato, uccide la moglie Elena con un pugnale dopo che però questa aveva avuto un comportamento troppo vanitoso. Le circostanze sono varie e ogni caso è un fatto a sé. Bisogna capire che l’amore non è possesso, non è vendetta, non è dolore, ma è comprensione dell’altro totale. Inoltre bisogna necessariamente comprendere che il mondo è intriso di possibilità. Perso un amore si può ritrovare un’altra persona, basta solo attendere, aspettare il momento opportuno. Se si perde un amore si deve sapere che fa parte del gioco, che può essere anche colpa nostra, che è possibile ricominciare daccapo da un’altra parte. Il cuore è sempre aperto per nuove storie sentimentali. Solo i disperati pensano che non esista una soluzione.

Dobbiamo imparare a superare, a guardare oltre, proprio mentre guardiamo troviamo la persona che fa il caso nostro, che appare addirittura migliore del nostro primo amore. Un proverbio recita: chi non dimenticherà il primo amore non conoscerà mai l’ultimo.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.