Spesso ci capita di incontrare donne aggressive, prepotenti, provocanti, dallo sguardo magnetico e tagliente, libere, scattanti, energiche, esuberanti, non abitudinarie. Ammiriamo la loro tracotanza, la loro forza. Sono donne intelligenti, intransigenti, agguerrite, dinamiche amanti del lusso e della carriera. Alcune hanno addirittura l’ambizione di lavorare nel cinema e nella televisione. Sono donne magari belle, vistose dal carattere d’acciaio, euforiche. A guardarle bene sembrano delle bambole tanto sono appariscenti. Vestono solo con abiti di marca famosa. Gli uomini, specie di potere, le ammirano, le corteggiano, rappresentano il loro ideale di donne indipendenti. Le donne forti, disinvolte sono le muse ispiratrici del potere. Gli uomini apprezzano le donne forti, grintose, le considerano battagliere e leali. Le donne insicure, timide, spirituali, dal carattere più debole, fragili non sono considerate. Non vengono nemmeno notate. Passano sotto silenzio, non fanno testo. A nessuno viene la voglia di proteggerle. Sono donne che vanno scartate perché non hanno gli stessi ritmi degli uomini moderni. No sono per così dire scattanti, pronte all’avventura, aperte al nuovo. Sono donne più tranquille, che pensano prima di agire d’impulso. Non sono istintive, passionali. Non agiscono con determinazione . Le donne fragili rimangono così nel loro cantuccio, considerate quasi un ostacolo per il raggiungimento di certi obiettivi. Essere pensierosi, incerti non è un vantaggio in un mondo che va veloce. Le donne fragili non amano il rischio, temono il futuro, non si buttano nelle imprese a corpo morto. Sono riflessive, attente, forse malinconiche. Le donne forti sono vitali, allegre, sorridenti, vivono la vita come una continua sfida. L’anima di una donna debole non è compreso, il suo carattere originale non è accettato. La sua riservatezza è giudicata male. Le sue abitudini sono considerate di intralcio a una vita brillante. Molte donne timide restano indietro, sole, anche se proprio loro avrebbero più bisogno di un appoggio virile che resta riservato all’altra categoria. Le donne forti hanno sempre un uomo al fianco che le stima, le segue, le comprende, né subisce il fascino. Nel tempo poi le cose cambiano. Le donne aggressive cambiano abitudini, diventano aggressive anche con i compagni, rispondono male, non seguono regole, si oppongono alle costrizioni, si ribellano. Alla fine tralasciano la casa per curare solo l’estetica, si ostinano a fare spese folli, trattano male le altre donne della famiglia. Tendono a tornare a casa di cattivo umore. Parlano per allusioni in modo aspro mai gentile. Pretendono una vita lussuosa con baby sitter e autista. Rimproverano il marito di essere un vile, un debole. Di solito usano le suocere per crescere i figli, una volta che questi sono grandi voltano le spalle, troncano i rapporti. Per gli uomini è una doccia fredda. Insistono come bambini finchè scoprono di non essere apprezzati, di essere traditi. Nascondono, stanchi e depressi, la delusione. Alcune volte si separano, venendo meno alla promessa matrimoniale. Riprendono solitari la loro strada con una nuova consapevolezza, guardando altrove . Con amarezza cercano di dimenticare. Si lasciano andare a distrazioni come tori nella corrida. Poi vorrebbero ritornare, risollevati, alla vita e con una nuova luce negli occhi corteggiano le ragazze più serie quelle che hanno lasciato indietro. Non si sanno spiegare la nuova attrazione per persone più responsabili. Ma le ragazze perbene si limitano a un gesto di commiato, restano nell’ombra e non spendono neanche una parola. Si sono organizzate, hanno una vita impegnata, sono più dure. Lavorano, viaggiano, studiano, hanno comitive, sono creative. Semplicemente non vivono più di palpiti e fremiti sono più sicure, più delle altre, perché si sono fatte da sole. La loro vita è divenuta un fatto personale. Gli uomini restano così bloccati nel loro mondo.
Ester Eroli