La rivoluzione dei costumi in occidente ha portato a una inevitabile rivalutazione della figura della donna. In passato non sempre la donna era valutata. Il suffragio femminile in Italia si è avuto in un secondo momento. Quando sono nate delle femmine in passato non sempre si è festeggiato. Le donne sposandosi devono rinunciare al proprio cognome a vantaggio di quello del marito. Molte famiglie, anche nobili, si sono estinte a causa di una progenie femminile. In mancanza di eredi maschi il casato è andato in rovina e si è estinto. Nei secoli passati avere tante figlie significava provvedere alla dote di ognuna di esse e questo rappresentava una diminuzione del patrimonio familiare. La nascita di un maschio era una garanzia, se non altro erano due braccia forti su cui contare per il lavoro agricolo. Attualmente non sembrano esserci problemi le donne guidano autobus, fanno sport estremi, sono manager di successo. Eppure ci sono ancora delle riserve, soprattutto nei confronti di una donna colta. Spesso gli uomini amano sentirsi superiori e mal sopportano una donna che ne sa più di loro. Gli uomini amano donne frivole, che propendono al divertimento, alla risata, non accettano molto donne impegnate nel sociale, attente ai problemi. I discorsi filosofici delle donne colte annoiano gli uomini. Questo fenomeno si sta attenuando grazie all’entrata massiccia di molte donne nella politica. Le donne hanno dimostrato di sapersi muovere in ambito politico e in tutti quei campi dove prima eccellevano gli uomini, che quindi si sentono spodestati. Forse una donna colta fa paura proprio perché non cadrà mai nei tranelli di alcuni uomini bugiardi, che passano il tempo ad ingannare e a fingere. Un vento nuovo ha accompagnato quindi il terzo millennio, dove le donne, anche colte, avranno il loro posto, che si spera sia meritato.
Ester Eroli