Donne furbe

Ci sono donne particolari, dal talento istrionico, creature quasi mitologiche metà serpente metà umana, che amano i gesti teatrali, le recite compunte avvolte in un’aura di mistero. Sono donne che non hanno per nulla studiato recitazione ma sono abili nel ruolo che decidono, per interesse, di impersonare. Sono stravaganti al punto che la loro stravaganza superba nasconde le magagne di una volgarità unica. La loro recita è talmente perfetta da sembrare vera. Si trasformano in attrici consumante ingannando tutti. Per i loro sporchi traffici, per i loro loschi affari sono capaci di tutto, di fingere e mentire, di raggirare e carpire. Sono donne che frequentano saloni di bellezza, che rallegrano le feste con la loro inebriante allegria. Sono felici perché riescono sempre a ottenere il loro scopo senza che nessuno se ne accorga. La loro finta cortesia incanta suocere, amiche, fidanzati. Sono apprezzate per il loro buon gusto, per la loro preparazione e efficienza. Di solito le amiche le prendono in giro e le guardano dall’alto in basso, forse perché sono troppo ingenue e non furbe come loro, che non sbagliano mai il bersaglio. Anche se si è intelligenti si è ugualmente presi da stupidi da queste donne arriviste. Sono solite prendere di mira un soggetto, possibilmente ricco, per circuirlo con le loro moine. Si può trattare del figlio del padrone, del padrone di casa, del fidanzato ufficiale dell’amica. Se il soggetto in questione ama le rosse loro si tingeranno i capelli di rosso, se ama le laureate loro prenderanno la laurea. Seguono con curiosità il soggetto per carpire informazioni da usare a proprio vantaggio, tanto sanno che gli innamorati non faranno mai accertamenti. Fingono nei discorsi di avere conoscenze altolocate, di prestigio, di avere contatti con l’alta società. Fanno scena e vengono credute. La loro bellezza è costruita a tavolino e cercano di comprarsi l’affetto di nipoti, zii e cugine facendo regali costosi. Se il soggetto ama l’arte fingono di avere avuto anche loro una qualche carriera artistica. Spesso si comprano il silenzio dei familiari e dell’amica del cuore che non la tradirà mai. Per farsi accettare sono disposte a tutto. Il loro scopo non è certo velleitario, intendono garantirsi il benessere economico per il futuro. Di solito ottengono risultati considerevoli per le loro raffinatezze, per il modo come scelgono i vini e organizzano le feste. Si impongono con l’eleganza di abiti firmati, con il trucco sapiente, con le belle maniere, con il lusso degli accessori. Il fuoco della maldicenza le sfiora appena, sanno tenere testa con le bugie, sapientemente architettate, agli assalti più violenti. Sono donne che si fanno notare, che non passano inosservate. Le donne invisibili sono quelle oneste che si comportano in modo impeccabile. Così capita di imbattersi in ragazze rozze, dal linguaggio sguaiato, popolane che improvvisamente ritroviamo nei salotti buoni ammantate in stole vistose. Sono ragazze che hanno ripulito di proposito il loro linguaggio e il loro aspetto per abbagliare e coprire le loro origini e il loro trucco meschino . Si sono camuffate per piacere all’uomo ricco e per avere una vita agiata senza sapere che il fascino è una dote naturale che non si ottiene con artifici. Spesso basta solo una frase per tradirle e per intuire il loro piano. Chi le ha conosciute poi da bambine conosce dei dettagli che contribuiscono a creare l’immagine di donne perfide senza cuore.

 

Ester Eroli