Negli Stati uniti negli anni settanta si diffuse una droga molto simile al crack e spesso scambiata per questa, dal colore biancastro, nata dalla raffinazione della cocaina. In America il suo prezzo era elevato. Adesso viene venduta in blocco o in cristalli a prezzi bassi. Ma mentre il crack è cocaina trattata con bicarbonato di sodio la freebase è cocaina pura con l’aggiunta di ammoniaca e quindi più potente sotto tutti i punti di vista. Essa può provocare ustioni anche al momento della sua preparazione. E’ una sostanza molto tossica dal rapido effetto specie se inalata e fumata con pippette o bottiglie . Per fare effetto basta solo un quarto d’ora. Siccome il suo effetto svanisce presto si sente la necessità di assumere altre dosi. E’ una droga che produce molta dipendenza e quindi c’è anche il pericolo di overdose. Si ha assuefazione già a partire dalla prima assunzione.
Gli effetti immediati sono depressione, nausea, ansia, paranoia, irritabilità, euforia, allucinazioni, pressione alta, affanno, sudorazione, panico, convulsioni, inappetenza, palpitazioni, insonnia, pupille dilatate.
I soggetti che ne fanno un uso prolungato possono andare incontro a pressione alta, ictus, collasso respiratorio, carie, perdita di peso, malattie epatiche e renali.
Si tratta di una sostanza altamente dannosa perché distrugge i tessuti celebrali ma si sta diffondendo anche fra gli adolescenti per quel senso di euforia, superiorità che produce.
Ester Eroli