Gargonza (AR)

Gargonza (AR)La fine della mezzadria, l’attrazione esercitata dalle città, l’espansione delle attività terziarie hanno contribuito, specie nel dopoguerra,  allo spopolamento progressivo di molti borghi antichi, che sono rimasti disabiti, i loro monumenti importanti sono caduti in rovina. L’esodo della popolazione ha provocato il deterioramento degli edifici, delle stesse opere d’arte che sono rimaste abbandonate nell’incuria. Il borgo di Gargonza, a pianta rettangolare,  nel comune di san Savino, vicino Arezzo, borgo agricolo fortificato di tipo medioevale, è stato sottratto a questa sorte e appare come il borgo meglio conservato della Toscana e della provincia di Arezzo. Infatti negli stessi anni settanta è stato restaurato e ristrutturato dal mecenate conte Corsi Salviati rispettando i valori architettonici del Medioevo. Si è trattato a tutti gli effetti di un restauro conservativo. Il borgo, cinto da mura di cui restano tracce , in passato era stato importante, specie nel XIII secolo, a cui risale la porta principale, per la sua netta posizione strategica, situato infatti su un altura che domina la val di Chiana. Per la sua importanza strategica, di collegamento con Siena, era stato teatro della lotta accanita fra Guelfi e Ghibellini. Nel 1304 la storia riporta che il borgo aveva ospitato lo stesso Dante. Il borgo poi divenuto feudo dei conti Umbertini, passo sotto Firenze, poi sotto Siena a cui fu venduto  per tornare con Firenze. Firenze a causa di una ribellione locale fu costretto a radere al suolo il borgo lasciando in alto solo il cassero.  Nel seicento i marchesi Corsi lo trasformarono in una immensa tenuta agricola. Nel borgo si può ammirare il castello restaurato dal Salviati e che ora è promosso per fini turistici, la porta del duecento che sfocia nella piazza principale, l’antico torrione merlato, la chiesa romanica del XIII secolo  di santa Susanna restaurata, dotata di un campanile, gli stretti vicoli. Il borgo, ora rifiorito grazie al restauro accurato, possiede molte fattorie, anche biologiche sorte nel tempo in aree bonificate ed è un centro agrituristico noto. Esso fa parte della associazione Abitare la storia, associazione che fornisce e cataloga dimore ricettive situate in edifici storici e in palazzi di notevole pregio artistico su tutto il territorio nazionale italiano. Camminare per il borgo è come camminare fuori dal tempo, non ci sono tracce di modernità, di traffico, di smog.

 

Ester Eroli

 

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