Giuseppe Moscati

Giuseppe Moscati nacque a Benevento nel 1880. Suo padre era giudice e presidente di Tribunale. Era il settimo di nove figli. Il ginnasio lo fece a Napoli dove era stato chiamato suo padre per lavoro. Dopo aver assistito un fratello nella malattia decise di farsi medico. La laurea in medicina venne nel 1903. Si dedicò in particolare alla ricerca di laboratorio all’ospedale Cotugno. Cominciò da subito a dedicarsi alla cura dei bisognosi e dei sofferenti, nel dettaglio intervenne durante una eruzione del Vesuvio. Il suo intervento fu tempestivo. Oltre quindi che medico e ricercatore, fu insegnante e educatore. A Napoli dove operava si mise al servizio degli altri, soprattutto dei poveri e dei sofferenti, degli abbandonati e dei miserabili. La sua assistenza ai malati poveri non prevedeva alcun compenso. Aiutava economicamente molte famiglie disagiate.

Al lavoro in ospedale in cui divenne anche primario, si aggiunse l’insegnamento di chimica come libera docenza. Compì molti studi di storia della medicina e fu uno dei primi a sperimentare l’insulina per i diabetici. La sua preparazione biologica emerse anche in alcuni trattati nazionali e riviste internazionali. Il geniale medico morì a soli 46 anni il 12 aprile 1927. Molti parteciparono alle sue esequie. Il suo corpo, in un’urna di bronzo, si trova nella chiesa del Gesù nuovo a Napoli.

Si dedicò come cattolico al culto della vergine e dell’eucarestia, alla cura delle anime . In vita si impegnò in digiuni e castità. Dopo aver guarito post mortem varie persone, tra cui nel 1979 un ragazzo fabbro  di somma vesuviana ricoverato al cardarelli a seguito di una leucemia acuta, fu proclamato prima beato da Paolo VI nel 1975  e poi santo nel 1987 da papa Giovanni Paolo II.

In realtà questa figura è importante per due motivi, in primis perché dimostra che è possibile sempre conciliare fede e scienza, le due cose non sono incompatibili. In secondo luogo pone l’accento sul fatto, come diceva lo stesso Moscati, che un medico deve avere la vocazione come un sacerdote. Anche un laico può essere una persona avvolta dalla luce divina non solo i santi eccellenti.

Il progresso può venire anche da un uomo di fede.

Sul Moscati sono stati scritti molti saggi e articoli.

 

Ester Eroli

 

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