Guido Verdecchia e il ruolo delle circoscrizioni

Spesso le rivoluzioni politiche nascono nei municipi dove il contatto con la gente è diretto, immediato, concreto, visibile, certo. E’ a livello locale che ci impegna maggiormente e dove i risultati sono più evidenti e apprezzabili. Nelle circoscrizioni il pensiero politico diventa linfa vitale, non più astrazione, muta pagina retorica, distante. A Roma le circoscrizioni svolgono da sempre un ruolo fondamentale soprattutto quando al loro interno si trovano personaggi, di spicco, di elevata professionalità e dotati di personalità. Salta agli occhi sempre la figura dell’amministratore oculato e attento soprattutto alle politiche sociali, ai piani di intervento sul territorio. A lungo in Italia si è parlato ampiamente di federalismo fiscale e Guido Verdecchia ha incarnato da sempre l’immagine del politico attento a queste problematiche. Si è impegnato infatti per favorire il decentramento amministrativo e l’autonomia decisionale delle piccole realtà territoriali specie nelle grandi città come appunto la capitale. Roma ha bisogno di persone di fegato, battagliere, dal carattere forte. Guido Verdecchia, nato l’11 dicembre del 1972, è riuscito a intraprendere la strada giusta confidando solo sulle sue forze. E’ stato eletto per la prima volta nella circoscrizione sesta consigliere nelle amministrative del 1997, e poi rieletto nuovamente, risultando il più votato, segno evidente che si è dimostrato all’altezza del compito. Nel tempo ha ricoperto numerosi incarichi politici di rilievo: vice presidente della consulta azzurra dei municipi, presidente della commissione controllo, garanzia e trasparenza del municipio sei ecc. A livello locale si può plasmare la coscienza dei cittadini, si può intervenire direttamente con politiche mirate, insomma si può agire con coraggio come ha fatto Guido e come, penso, continuerà a fare.

 

Ester Eroli