I viaggi artistici di Goethe

I viaggi artistici di GoetheLa biografia di Goethe ci mostra la sua naturale inclinazione al viaggio. Dopo aver viaggiato in lungo e in largo per studio nelle città tedesche, approda a Strasburgo per perfezionare gli studi intrapresi. Nel 1786 a trentasette anni compie il suo primo viaggio in Italia che durerà due anni, consentendole di visitare il Trentino, Verona, Napoli, Taormina, Agrigento. Dopo molti viaggi tornerà a Weimar dove morirà di infarto. Paul Gauguin si sposta sin da piccolo con la famiglia da Parigi, dove nasce, in Perù dove vivrà alcuni anni. Poi giovanissimo si imbarca per girare il mondo come apprendista timoniere. Nel corso della sua vita soggiorna in Danimarca, in Bretagna. Famoso è il suo soggiorno in Provenza ospite di Van Gogh. Soggiorna per anni a Tahiti, nell’isola di Martinica, per poi morire nelle isole Marchesi. Il viaggio caratterizza e accomuna tutte le più importanti personalità. Esso incarna e rappresenta la febbre di evasione degli spiriti liberi. Gauguin lascia persino il suo lucroso impiego in borsa in Francia per seguire il suo istinto di pittore rivoluzionario. Scegliere l’arte significa scegliere la fuga, l’evasione, il viaggio, la lontananza. Il viaggio è significativo, emblematico, mentre tutto il resto lascia indifferenti. Scegliere l’abbandono è spesso doloroso, solo per inseguire un sogno, per assecondare una inclinazione. Si abbandona la terraferma per fuggire per mare, per incontrare nuove civiltà, nuove persone, nuovi continenti. Il mondo per gli artisti è piccolo, un universo da esplorare perché l’artista si sente ed è cittadino del mondo. L’arte travalica gli angusti confini nazionali, le mura erette per dividere nazioni, stirpi, popoli. Il pensiero artistico va oltre i muri divisori, gli steccati, i ferri spinati, le barricate, i confini, le cortine di ferro. Il pensiero artistico invade le piazze, le città più lontane, raggiunge l’oriente, tocca l’occidente, unisce il sacro e il profano, il nord e il sud, l’esotico e il grottesco, il mare e la terra. Il viaggio è una sorta di calvario terreno dell’artista, tappa obbligata. La vita dell’artista è una tenda in movimento, una evoluzione dello spirito attraverso le esperienze illuminanti del lontano e del diverso. L’ansia del viaggio è l’ansia di uscire dagli angusti spazi dell’io per raggiungere lo spazio infinito dell’universo. L’artista viaggia per necessità, quasi mai per piacere, divorato dall’ansia di conoscere, di sapere, di farsi conoscere, di mettere in mostra il suo talento. Sono viaggi per tappe, si parte dalla propria nazione per finire in America, in Australia, in Argentina. Ci sono artisti che hanno visto tradotte le loro opere in tutte le lingue, le loro poesie scritte in antologie estere, perché il pensiero umano è universale, l’arte un’unica tavolozza di colori su cui ciascuno può mettere la propria firma con la speranza di essere ricordato. La ricerca del viaggio è la ricerca di una stima, la voglia di lasciare una traccia anche labile. Il viaggio viene fatto per cercare nuove ispirazioni, nuovi orizzonti, per fare nuovi e originali scelte. Il viaggio degli artisti fa parlare di sé. Un artista in viaggio richiama l’attenzione. Ci sono poi i luoghi prediletti, i luoghi del cuore che ispirano maggiormente come le isole Tremiti per Lucio Dalla. Un artista ha bisogno di aria, di respiro e deve per forza uscire dagli angusti confini nazionali. Nel mondo tecnologico, dove si può viaggiare stando seduti al pc, si stanno diffondendo artisti sedentari che magari non sono mai usciti dal guscio ma non è più come prima. Il mondo virtuale ci abbraccia con le sue spire, ci soffoca, ci ruba la scena. L’artista moderno ha smarrito il senso stesso dell’arte, si è lasciato prendere la mano dall’arida tecnologia che nulla ha a che vedere con la fantasia creativa, con il fuoco divoratore delle idee originali. Viaggi in aereo di poche ore non hanno nulla a che vedere con le lunghe traversate in mare che hanno la loro suggestione. Nell’arte qualcosa si è perso, è andato perduto l’antico spirito del viaggio. L’antico pellegrinaggio di uomini ispirati in cerca perenne della verità, del senso della vita.

 

Ester Eroli

 

 

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