Il mare d’inverno: luogo mitico

Per le vacanze di Natale la maggior parte delle persone, se parte, si reca in montagna nella neve o nelle città d’arte italiane o straniere. Tuttavia ci sono persone particolari che non amano seguire la massa e vogliono una vacanza fuori dagli schemi, all’insegna del relax. Le località marine rappresentano luoghi mitici per poter fare una vacanza tranquilla e nello stesso tempo trasgressiva. Si tratta infatti di andare controcorrente come veri spiriti ribelli. Non serve andare in luoghi alla moda come il Mar Rosso o le Maldive, basta andare in qualche paesino sperduto affacciato sul mare, arroccato come un corallo su uno scoglio. La valigia si può riempire con poche cose essenziali, basta portarsi lo stretto necessario. Per le viuzze strette e tortuose di questi borghi è possibile addentrarsi tra i negozi i cerca di strane conchiglie, di pesce fresco, di addobbi natalizi a tema marino, di oggetti in madreperla e corallo, di pupazzi per il presepe fatti da artigiani locali. In queste località marine si possono anche trovare dei presepi ambientati al mare, con le barche e le reti dei pescatori in miniatura, con le conchiglie sulla sabbia molle. Alcuni presepi addirittura riproducono il fragore del mare, il rumore del vento, la luce del faro, il suono dei tuoni delle tempeste marine. In questi posti il lungomare è quasi sempre addobbato con alberi giganti e babbi Natale enormi, ed è possibile passeggiare fra le bancarelle dei mercatini natalizi allestiti per l’occasione. Nei mercatini si trova di tutto: porcellane, soprammobili, conchiglie, specchi, cristalli, libri, oggetti in legno, profumi, stoffe ricamate, oggetti in rame, in bronzo ecc. In lontananza il mare scuro fa compagnia con il suo moto ondoso. La sera i ristorantini sul mare sono tutti illuminati, pieni di gente allegra, l’odore del pesce fritto si spande per le vie addobbate a festa. Al mare ci si rilassa totalmente, si dimentica il passare del tempo, il lavoro stancante, l’ossessione delle visite mediche, delle persone moleste. Al mare ci si rigenera come piante secche sotto il getto dell’acqua benefica. Lentamente si riprendono i colori sul viso, gli occhi brillano di una strana luce divertita, i capelli al vento diventano più fluenti, più liberi, più lucidi. Schizzi, spruzzi di mare salato lambiscono i pantaloni, ma in questi luoghi non c’è bisogno di vestirsi in modo elegante. Ci si veste in modo informale, senza trucco, e si respira l’aria di libertà. L’ultimo dell’anno ci si intrufola in qualche festa organizzata dagli stabilimenti balneari. Si balla sulla spiaggia, con lo spumante in una mano e nell’altra i capelli, che vengono a stento trattenuti dalle folate di vento impetuoso. Il vento dispettoso alza le gonne, porta via le sciarpe, gioca con il pelo dei cappotti e piumini. Il mare d’inverno ha un fascino strano, è come un film in bianco e nero visto alla tv, come dicono le parole di una canzone famosa. Il mare d’inverno ci mette addosso un senso di rilassamento, di languore leggero, di dolce sfinimento, di tenero abbandono. La mente va finalmente a ruota libera. Ci si rilassa fra le braccia del mare, che ci culla e ci rende partecipi dell’universo.

 

Ester Eroli

 

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