Il santuario della Mentorella, un luogo insolito

Il santuario della Mentorella, un luogo insolitoA sud est di Roma, sui monti Prenestini, non lontano dal caos cittadino, esiste un luogo incontaminato, dove la natura regna sovrana, dove il paesaggio naturale è unico, dove è possibile camminare , salire, a piedi fra speroni rocciosi, piazzali, monti innevati, valli scoscese, rocce a strapiombo Un paesaggio, uno scenario maestoso  che ha destato l’ammirazione anche di Giovanni Paolo II, che vi si recò nel lontano 1978 e dello stesso Benedetto XVI. Il luogo sorge sul monte detto Guadagnolo, così chiamato perchè i frati della zona ottenevano cospicui guadagni dall’arrivo nei secoli dei pellegrini. Il luogo ospita il santuario della Mentorella, nome insolito per un santuario e che ha probabilmente origini visigote. Il santuario secondo la tradizione venne edificato dallo stesso imperatore Costantino su un pezzo di terra donato da una gens nobile, convertitosi al cristianesimo e fu luogo della conversione miracolosa di Sant’Eustachio, generale romano e luogo di pellegrinaggio dello stesso papa Silvestro. Infatti alcuni affreschi delle cappelle laterali del santuario sono dedicati alla vita e alle opere di papa Silvestro, mentre altre ricordano invece la conversione di Sant’Estachio, uno dei primi martiri del mondo cristiano e la stessa vita di Costantino. Vicino al santuario troviamo la grotta dove con ogni probabilità sostò lo stesso san Benedetto infatti il santuario fu affidato alla cura dei benedettini di Subiaco. Il santuario, dopo un periodo di decadenza, fu restaurato per mano dei Gesuiti  nel seicento e per l’interessamento successivamente dello stesso Pio IX, che aveva una venerazione. La chiesa  collocata in una piazza è dedicata alla madre delle Grazie, all’interno della chiesa a tre navate, con soffitto ligneo, oltre a affreschi del quattrocento e pitture di santi, troviamo un crocifisso, una statua lignea della madonna,  e vari stemmi papali. Le decorazioni del medioevo, semplici ed esteticamente perfette,  sono state più volte restaurate nel corso del tempo. Dentro il santuario si può trovare la statua di bronzo di sant’Eustachio, un generale romano che dopo essersi convertito al cristianesimo in seguito a una mirabile visione, fu battezzato e martirizzato. La tradizione dice che il suo corpo riesumato apparve ai fedeli dopo secoli completamente intatto, come è accaduto per altri santi della storia.

 

Ester Eroli

 

Il videoracconto di Roma & Più: Il Santuario della Mentorella (Carpineto Romano)

 

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