Ogni mito del passato racconta una storia, la parola Mythos viene dal greco e significa appunto racconto, discorso. Il mito di solito racconta in forma romanzata le origini del mondo, del cosmo. I protagonisti sono quasi sempre dei o eroi. Il mito si sviluppa all’interno della tradizione orale. Parte da avvenimenti storici, da fatti realmente accaduti che sono stati tramandati all’interno di un gruppo etnico. Spesso vediamo una somiglianza nei miti delle varie etnie, dove i personaggi, con qualche variante, sono sempre gli stessi. La trama ha un significato religioso e soprattutto spirituale. Alcune volte ci troviamo alla presenza di favole sentimentali, di saghe eroiche, di allegorie. In realtà i concetti espressi nel mito servono per spiegare le leggi di natura, i fenomeni naturali, le origini del cosmo. La mitologia, l’insieme dei miti, cerca una spiegazione a quanto avviene in natura, nella realtà, non potendo spiegarlo diversamente, magari su basi scientifiche. Il mito di Proserpina serviva a spiegare l’alternarsi delle stagioni. Proserpina fu rapita da Plutone e ne divenne la sposa e regina degli inferi. La madre chiese a Giove di farla liberare. Allora fu stabilito che trascorresse sei mesi all’anno con Plutone e sei mesi in superficie. Questo alternarsi si riferisce all’alternanza della stagione fredda con il semestre caldo di primavera-estate. Il mito di Selene allude alla luna che fornisce luce alla notte sogno alla realtà. Selene è la personificazione della luna piena. La dea viene descritta come una donna con il volto pallido e veste bianca lunga, con in mano una torcia. Alcune immagini la collocano su una biga trainata da cavalli che insegue il carro solare. Secondo altri miti Selene di notte andrebbe a trovare il suo innamorato Endimione e questo spiegherebbe le fasi di luna calante. I miti servono per spiegare il bene e il male, il mistero della morte e della vita. Per gli antichi era un modo per ordinare, per catalogare i fenomeni. Molti miti venivano dipinti, altri divennero veri rituali. Spesso ai nostri giorni non si comprendono queste storie che sembrano favole, ma esse contribuivano a spiegare fenomeni capiti in un secondo momento grazie alla scienza.
Ester Eroli