Il talento che vive

Il talento che viveA Los Angeles negli Stati Uniti giovedì nove luglio scorso si è spento, colpito da una malattia rara, nota come sindrome mielodisplastica un brillante stilista di origini francesi Christian Audigier. Era nato ad Avignone il 21 maggio 1958. Il suo vero nome era Cristiano Ginutti. Il suo talento era esploso subito nell’adolescenza, non aveva aspettato la gioventù o la maturità. A soli quindici anni  fa il suo debutto nel mondo della moda. Sua musa ispiratrice sono i Rolling Stones. Poi si trasferisce a vent’anni compiuti a New York dove incontra stilisti famosi come Fiorucci con cui entra in rapporto. Il suo successo procede per tappe in un crescendo di consensi. Infatti la tappa successiva è il suo trasferimento a Los Angeles dove diviene popolare in America e a livello internazionale creando con la sua fantasia diverse linee di abbigliamento. Ottiene persino l’attenzione di una star indiscussa come Madonna. Il suo marchio, conosciuto nel mondo, si diffonde  e si consolida. Lui stesso si impegna alla sua diffusione.  Arriva a creare una linea originale di profumi sia maschili che femminili oltre che vini pregiati. Il designer di moda diventa famoso senza montarsi la testa. La sua morte prematura lascia tutti senza parole. Tuttavia consola il fatto che sopravvivono nel tempo le sue ti schirt da uomo con disegni particolari e colori indovinati, i suoi abiti con zip e disegni accurati, le sue maglie large, i suoi jeans particolari, i suoi accessori, i modelli delle scarpe. L’arte, il talento permettono di sopravvivere a un destino di morte. Il suo talento vive nonostante tutto, a  dispetto della morte che pretende di portare via tutto, ma non può portare via l’anima, l’essenza delle cose, delle persone.

Ester Eroli

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