Il teatro del primo Ottocento

Il teatro del primo OttocentoIl presente secolo, teatralmente parlando, può essere diviso in due parti temporali ben distinte. Non è corretto, infatti, dividerlo in senso geo-politico, in quanto non esisteva ad esempio un teatro prettamente francese, o italiano, o inglese che si distinguesse o emergesse dagli altri portando novità o elementi rivoluzionari, poiché si poteva parlare di un carattere, di uno stile europeo. Il gusto, la partecipazione del pubblico, la diffusione dell’arte teatrale, avevano subìto una tangibile positiva globalizzazione (termine assai di moda) specialmente nel civile e più progredito continente azzurro. Se non è corretto quindi dividerlo in senso politico è invece necessario dividerlo in due mezzi secoli ben distinti tra loro.

Il primo cinquantennio dell’800 è caratterizzato da uno strano miscuglio di ottima recitazione, testi scadenti e pubblico molto tollerante dal punto di vista della qualità della recitazione, ma molto esigente per la spettacolarità delle rappresentazioni. In Francia, ad esempio andavano di moda i brani romantico-sentimentali strappalacrime, con scenografie cariche di mobilio e costumi sfarzosi.

In Inghilterra, faceva furore la tragedia, tramite ampie rivisitazioni dei classici(Shakespeare, Lyly, Marlowe, Ben Jonson)con scene riproducenti interni di castelli con tanto di vere armature e costumi d’epoca. Nelle nazioni di lingua tedesca invece furoreggiava il dramma musicale, specialmente quello di gusto italiano, i cui soprani, tenori e baritoni erano considerati e trattati come veri e propri divi. Ovviamente anche in Italia aveva ormai preso piede il melodramma, di gusto lirico, che sottraeva sempre di più pubblico al teatro tradizionale.

Nell’oltre Atlantico invece, i cugini dei britannici, avevano iniziato a dar corpo ad un vero e proprio teatro americano connotato da grande spettacolarità. Nelle scene all’americana, infatti, potevano prender posto sul palcoscenico cavalli, cani, bufali, orsi, addirittura come protagonisti. Si potevano assistere a drammoni ad alta tensione in cui si poteva assistere a finti ma efficacissimi terremoti, incendi, crolli, inondazioni e naturalmente anche a rumorosissime e fumanti sparatorie effettuate con vere armi caricate a salve.

La spettacolarità del teatro americano ebbe il grosso merito dell’introduzione delle innovazioni tecnologiche. Per riuscire a produrre quegli effetti così impressionanti, infatti, venivano utilizzati macchinari assai sofisticati per quell’epoca. L’ingresso dell’illuminazione a gas poi, migliorò sensibilmente la qualità della visione e poté essere sfruttata anche per vari effetti luminescenti e fantasmagorici.

 

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Adriano Zara

 

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