Spesso le donne amano restare caparbiamente aggrappate a un uomo, a cui attribuiscono qualità inesistenti, a cui chiedono protezione forse per bisogno di compagnia . Pensano che il loro uomo sia integro, onesto, sincero, privo di doppiezze, affettuoso e che la sorte sia stata benevola con loro . Allora scivolano verso una storia fissa che va avanti come una recita di carnevale. Alcune donne diventano crocerossine, si impongono di salvare l’uomo che comincia a dare segni di uscire dalla retta via. Allora si scopre per caso il comportamento libertino dell’uomo, la sua falsità, la sua ambizione. Nessuno si rende conto che il cervello maschile ragiona diversamente e certi atteggiamenti fanno parte del loro carattere. Gli uomini amano lo sport, la bellezza esposta e prorompente di una donna, la sensualità fine a se stessa, il sesso, la carriera. Le donne per loro non devono disturbare troppo né rendere la loro vita complicata. In casi estremi, se disturbati, arrivano ad uccidere senza motivi concreti. Scelgono sempre il proprio tornaconto personale, fino ad abbandonare le donne troppo invadenti. Le donne deboli, fragili, leggere si attaccano a certi uomini e per un desiderio di rovinarsi, li seguono ovunque e sono sempre pronte ad accorrere premurose. Negli ultimi tempi si sta assistendo a un nuovo e inquietante fenomeno, sono sempre di più gli uomini che danno fastidio, molestano le figlie della convivente, figlie che lei ha avuto da precedenti rapporti o matrimoni. I casi sono in crescente aumento e mostrano come non ci sia più rispetto per il verbo amare. Le donne stentano a credere alla verità, spesso sono scettiche, non credono alle proprie orecchie nonostante prove schiaccianti. Allora alle donne con figli non resta che una strada se vogliono intraprendere una nuova relazione: lasciare che la relazione rimanga segreta, favorire gli incontri fuori dal nucleo familiare. Conviene quindi affidarsi a una affettuosa amicizia, più indolore che non compromette la famiglia originaria.
Ester Eroli