La città del vento in Nuova Zelanda

La città del vento in Nuova ZelandaUna città moderna nel mondo è chiamata e conosciuta come città del vento per le correnti che spirano tra le sue vie. La zona urbana dove prevale il terziario, divisa in quattro quartieri, e il porto di Wellington si trovano vicino allo stretto di Cook in Nuova Zelanda. Un tempo, quando fu scoperta dagli antichi navigatori polinesiani Maori, i primi nativi, aveva un altro nome poi è stata battezzata dagli inglesi con il nome che ha attualmente in onore del duca di Wellington vincitore di Waterloo. La città non è molto popolosa conta solo mezzo milione di abitanti , è solo la terza area urbana della nazione, Auckland è più abitata. E’ la capitale più a sud del mondo. Per ripercorrere la sua storia basta visitare il museo nazionale dove appare evidente l’influsso maori, le tracce delle scoperte fatte nei cieli e per mare da questo ingegnoso popolo. Nel museo si può ricostruire anche la storia della città. Il centro è il quartiere degli affari, con l’università Victoria e i suoi palazzi dai molteplici stili architettonici di varie epoche che mostrano una notevole cultura urbana . Troviamo infatti palazzi storici dai colori vivaci, casette di legno, palazzi alti simili a grattacieli, teatri ristrutturati, locali antichi in legno, l’elegante municipio, il parlamento neoclassico. Il museo Te papa è ricco di testimonianze geologiche e biologiche notevoli e ospita anche temporanee esposizioni. Il museo delle navi ospita manufatti d’epoca, per lo più del 700 e 800, tra cui la ricostruzione di un tipico vascello inglese. Le tre isole vicine sono raggiungibili con i traghetti e la prima di esse era un campo di internamento in tempo di guerra ora è luogo di quarantena dove vengono protette le specie rare e in pericolo. La città del vento attira turisti per il suo clima moderato, dove non cade mai la neve, per i suoi locali notturni e caffè, per la qualità della vita, per le sue colline, per i negozi vintage, per il rispetto delle tradizioni, per i prezzi convenienti, per le sue ville coloniali, per le foreste e i parchi regionali, per i giardini botanici raggiungibili con dei tram su rotaia e gratuiti, con la sua funivia dove si gode il panorama, per le celebrazioni culturali e culinarie, per la bellezza delle sue navi da crociera, per le sue tendenze creative, per le partite di rugby, la birra artigianale dal sapore unico, per la calma delle piazze come Cuba street e la civic Square, per i negozi della via Oriental Bay, per le riserve naturali ricche di flora e fauna selvatica, per i paesaggi incontaminati, per l’ospitalità, per le visioni della più celebri ambientazioni di filma di fantasia come il signore degli anelli, per le sue spiagge dove è possibile anche pescare. La cucina tipica per i turisti prevede specialità asiatiche, polinesiane, europee come salmone, agnello, gamberi, cozze, frutti di mare, patate dolci, dolci con kiwi. La città del vento ci colpisce per aver realizzato bus solo con diesel, e stazioni elettriche di ultima generazione. Molti paesi dovrebbero prendere esempio per eliminare bus inquinanti.

 

Ester Eroli

 

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