La festa dei Gigli di Nola

Ogni anno il 22 giugno a Nola si svolgono i festeggiamenti in onore di san Felice imprigionato e giustiziato nel V secolo. San Felice riuscì a contrastare i visigoti di Alarico e a difendere la popolazione locale donando i suoi beni ai barbari invasori.   Si tratta di una festa imponente e commovente, la cui preparazione dura un anno. Essa è nota nella tradizione popolare dell’ottocento con il nome di festa dei gigli.

La statua del santo a mezzo busto argentea, è collocata su una macchina simile a un baldacchino ricca di stucchi, decorazioni di cartapesta a tema religioso e storico, con decorazioni barocche leccesi e portata a spalla.

La leggenda vuole che il vescovo Felice Salvatore fu accolto all’arrivo a Nola e scortato fino alla sede vescovile con dei gigli insieme agli stemmi delle corporazioni e gonfaloni di città.

La statua è portata dai portatori detti cullatori perché ondeggiano e ballano a tempo di musica muniti di bandiere. I cullatori durante i festeggiamenti devono superare prove di forza e abilità pur rimanendo uniti.  Ad accompagnare il santo ci sono otto torri piramidali di legno munite di addobbi fatti dagli artigiani locali. Gli obelischi in legno portano i nomi delle corporazioni dei mestieri ossia salumiere, ortolano, sarto, fornaio, calzolaio, barca, bettoliere, panettiere, beccaio.  A organizzare la festa è il mastro corporativo scelto come capo, che ogni anno è uno nuovo e deve chiedere l’autorizzazione formale al comune. Il mastro deve dare un contributo alla festa. Gli altri contributi vengono raccolti con una cena organizzata a cui partecipano commercianti e abitanti.

La processione si svolge alle ore diciannove della domenica. La sfilata avviene nel centro storico segue un percorso preciso. E’ accompagnata da brani suonati dalla banda sia originali che della tradizione campana e straniera. I gigli vengono benedetti dal vescovo in piazza Duomo. La festa si conclude con la benedizione dei gigli che il giorno dopo vengono abbattuti.

Nei giorni precedenti la processione solenne si svolge il passaggio di consegna della bandiera da un mastro all’altro accompagnata dalla musica tipica della corporazione. Il cambio di bandiera si svolge al duomo alla presenza delle autorità e della gente e dei comitati. Interessante è anche la sfilata dei comitati che avviene il sabato precedente accompagnata dalla fanfara in cui ogni giglio rende omaggio all’altro.

 

Ester Eroli

 

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