La lunga storia della Pizza Margherita

La lunga storia della Pizza MargheritaAnche la pizza Margherita, il piatto napoletano doc, che evoca la maschera di Pulcinella, le bellezze di Posillipo, Spaccanapoli, il pino solitario che fa da sentinella al Vesuvio, ha una storia interessante che vale la pena di conoscere e approfondire. Sapevate, ad esempio, ma sul serio che la pizza Margherita (quella alta, soffice, napoletana, fatta di pasta di pane, pomodoro, mozzarella, olio e basilico è nata sotto il segno dei gemelli e, più in dettaglio, festeggia il suo compleanno l’11 giugno di ogni anno? E’ nata, infatti, con il sole del Golfo di Napoli in fronte, nel 1889, quando un famoso pizzaiolo partenopeo che, neanche a farlo apposta, si chiamava Raffaele Esposito (il cognome Esposito, a Napoli, è di casa come Rossi in tutta Italia), offrì alla regina Margherita di Savoia, moglie di Umberto I, in visita nella città del Maschio Angioino, una pizza nuova, una specialità della casa, una novità tricolore, che festeggiasse, con gusto e a modo suo, le italiche gesta di Casa Savoia e l’unificazione dello Stivale, alla faccia dei Borboni, che erano stati cacciati dal Regno di Napoli poco tempo prima.
Una nuova pizza, dunque, vestita di bianco, rosso e verde, che soppiantava quelle allora tradizionali, antiche di Secoli (fin dal lontano 1600), pane quotidiano dei napoletani: la marinara, una semplice sfoglia di pasta di pane, ingolosita da un poco di formaggio grattato e da una spolverata di “cicinielli”, cioè di bianchetto, e la pizza mastunicola, indorata di strutto, formaggio e basilico. La nordica Regina, nata nelle brume piemontesi, preferì a tutti i piatti presentati dal pizzaiolo quella luna rotonda, colorata di bianco rosso e verde, con il cuore italiano e lo spirito patriottico dello Stivale di cui era Regina. Anche in fatto di pizza, l’unificazione d’Italia fece, insomma, una grande rivoluzione, mutando gusti e regole codificati da anni e anni di abitudini e tradizione. L’Esposito, infatti, insieme con la moglie, Maria Giovanna Brandi, si era dato un gran daffare in cucina e aveva preparato molti assaggi diversi per il palato regale di Sua Maestà. Tutto in onore dei nuovi regnanti che avevano soppiantato il potere borbonico.
Ma torniamo a Margherita, cioè alla Regina, bella, bionda, sposata a 17 anni con il cugino, una che Indro Montanelli, riteneva una “seria professionista del trono”. Margherita, dunque, mangiò di gusto la pizza tricolore e diede lustro a quel semplice cibo popolare delle plebi napoletane che doveva diventare, molti anni più tardi, quasi il simbolo dell’italianità nonché golosità prelibata, apprezzata a livello internazionale in questo mondo di sapori globalizzati. Ma bisognerà attendere per tutto questo la fine della Seconda guerra mondiale. E Margherita, la Regina Margherita, non lo seppe mai. Era morta da molto tempo, infatti, il 4 gennaio del 1826.

 

Una risposta a “La lunga storia della Pizza Margherita”

  1. LA VERA STORIA DELLA PIZZA MARGHERITA

    In verità questa pizza condita da mozzarella, pomodoro e basilico, già esisteva… ed era amata dalla Regina Carolina moglie di Re ferdinando di Borbone… che, essendone ghiotta, aveva perfino fatto costruire, nella reggia, un bel forno a legna…
    Non sapeva però la regina borbonica Carolina che i 3 colori sarebbero stati quelli di un’altra dinastia che avrebbe esautorato la sua…

    Ma andiamo con ordine…
    Nell’estate del 1889 il re Umberto I e la regina Margherita erano in vacanza a Napoli nella reggia di Capodimonte.

    La regina, avendo saputo delle bontà della pizza da qualche personaggio della corte mandò a chiamare a corte il pizzaiolo Don Raffaele Esposito.

    I coniugi Esposito, utilizzando i forni della Reggia, non prepararono solo la pizza in questione ma anche diverse altre… con vari ingredienti: una con sugna, formaggio e basilico; una con l’aglio, olio e pomodoro etc….
    Ma la Regina MargHerita si entusiasmò soprattutto per quella con mozzarella, pomodoro e basilico, cioè con i colori della bandiera italiana, e però… non solo per motivi patriottici.

    Don Raffaele, colse al volo l’occasione di farsi pubblicità (e farsi benvolere dai Reali) e quindi chiamò questa pizza, in onore della Regina, ”alla Margherita”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.