La perfidia delle donne

La perfidia delle donneSpesso nella vita non abbiamo avuto il sostegno delle donne, sia amiche, sia conoscenti, sia parenti. Ci siamo adattati a sopportare anche le ripulse di donne di famiglia, che credevamo nostre alleate. Invece proprio loro si sono rivelate poco sensibili, sempre pronte ad attaccarci. Ci siamo accontentati di colleghe poco vivaci, poco amiche, poco rassicuranti. Alcuni loro comportamenti scorretti ci hanno disturbato. Abbiamo accettato le loro occhiate fredde e raggelanti, i loro giudizi lapidari, le loro frasi inadeguate. Non abbiamo reagito ai soprusi.

Nel tempo però abbiamo scoperto una perfidia delle donne potente, forte, infinita. Una perfidia che è in grado di manifestarsi in modo palese persino nei contesti più delicati come un lutto, una perdita, un incidente, un funerale. Abbiamo assistito impotenti a donne che ci hanno mostrato i loro anelli sotto il naso mentre eravamo alla veglia funebre di nostro padre e ci strappavano i capelli per il dolore, abbiamo visto donne ostentare i loro abiti mentre noi uscivamo illesi da un incidente stradale. Come se in quel momento la nostra occupazione principale fosse quella di ammirare i vestiti delle altre piuttosto che salvare la pelle. Abbiamo visto donne deridere il nostro pallore, il nostro aspetto trasandato alle esequi di nostra nonna. Come se truccarsi fosse l’occupazione principale in quel momento. Abbiamo visto donne scrutarci addosso mentre cadevamo in strada per una storta senza muovere un dito per soccorrerci. Abbiamo sentito donne risponderci alterate mentre facevamo una telefonata di condoglianze, come se non volessero essere compatite. Abbiamo visto donne partecipare elegantemente vestite a dei funerali ed arrivare con una baldanza come se si trattasse di un ricevimento dimenticando il reale contesto. Abbiamo visto donne criticare il nostro aspetto mentre partecipavamo al funerale di un’amica o ostentare la loro maternità incipiente o la loro fede al dito.

Comportamenti dettati dall’astuzia e dall’inganno, ostinati, spregevoli, tanto più orribili perché fatti con pacata indifferenza. Ci hanno sorpreso gli sguardi maliziosi di ragazze fascinose, la loro ironia sottile davanti a un nostro incidente. Atteggiamenti meschini, che ci hanno procurato ansia, scoramento, riflessioni amare, irritazioni più dell’evento funesto in sé. Abbiamo avuto il desiderio mostruoso di strangolarle con le nostre mani. Poi abbiamo capito che quella perfidia durava solo un attimo, che non intaccava la nostra essenza, che non avrebbe raggiunto e toccato l’eternità dove la loro anima non avrebbe certo brillato. Quella perfidia era solo un veleno transitorio il cui effetto durava poco. Era un piccolo dolore come la puntura di un insetto, di uno spillo. Una specie di immagine illusoria in cui non era necessario soffermarsi troppo. Tutto poi sarebbe rientrato nella normalità.

Le donne sono sgarbate persino davanti alla morte, ma il loro comportamento non può cambiare il corso della nostra vita. La loro perfidia non lascia traccia come un profumo scadente la cui fragranza si disperde presto nell’aria fresca della sera. A consolarci c’è l’eternità in cui la perfidia ha un ruolo marginale e spesso è assente.

 

 

Ester Eroli

 

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