Passeggiando per le strade sovente siamo curiosi di vedere a chi sono dedicate. Ci sono strade, viali, vie, piazze, incroci, parchi dedicati a vari personaggi anche famosi, molti dei quali defunti. Ci sono strade dedicate a scienziati, a re, a regine, a artisti, a filosofi, a pensatori, a politici. A Roma troviamo via Giolitti, via Farini ecc tutte vie dedicate a presidenti del consiglio del passato. Spesso si dividono i quartieri e interi quartieri vengono dedicati a filosofi, scopritori ecc. Molte vie sono state ribattezzate per consentire un omaggio a un qualche personaggio degno di stima e di ricordo. Un esempio per tutti è piazzale Aldo Moro a Roma nei pressi della Sapienza. Il sacrificio della sua vita gli ha consentito di passare alla storia e di avere a lui dedicata una piazza. Un altro caso è quello di Garibaldi. Ogni paese, contrada, città in Italia ha per lo meno una via, un angolo, un qualcosa dedicato a Garibaldi. Anche l’eroe dei due mondi fu ricordato molto dopo morto. Le vie dedicate ai patrioti, a Mazzini, ecc. ci fanno pensare al sacrificio di molte vite umane. Sembra che l’immortalità, il ricordo duraturo si abbia solo dopo essere passati attraverso la porta stretta dell’aldilà. La morte può consacrare un essere umano al ricordo perpetuo. Il sacrificio di sé ottiene una ricompensa postuma. Il premio che si ottiene dopo il sacrificio è un premio di fama e notorietà nei secoli. Eppure chi governa sa bene che solo le buone azioni conducono all’immortalità, al ricordo. Solo comportandosi degnamente si entra di diritto nella sfera magica del “per sempre” dove non esiste la parola fine. I politici moderni, presi dal gorgo degli interessi personali , sembrano non aspirare a tanto. Razzolano raso terra in cerca di un momentaneo appagamento. In realtà tutti possono aspirare ad ottenere la stima degli altri. Le strade future probabilmente saranno dedicate ad altri eroi.
Ester Eroli