In passato i sexy shop si trovavano in quartieri lontani, periferici, per garantire la riservatezza e l’anonimato, ora sono divenuti veri e propri negozi sotto gli occhi, un po’ sconvolti, di molti. Sono dotati di personale qualificato, riservato e cortese, di cataloghi, di assortimenti fantasiosi di oggettistica sexy con marchio ce per ambo i sessi senza discriminazioni, di articoli erotici, di numerosi punti vendita e filiali, di abbigliamento sexy, di giocattoli per perversi, di articoli sessuali e accessori erotici., di materiale pornografico e biancheria intima per uomo e donna, di oggetti e protesi in lattice e pelle, persino di articoli da regalo. Alcuni sexy shop organizzano feste, riunioni, consegne rapide a domicilio, forniscono video vietati ai minori, vendite online, sconti e promozioni, gruppi di sexy community. Alcuni negozi a luci rosse hanno nomi particolari come il peccato, il vizio, il piacere, il veleno. Si assiste al proliferare indisturbato, trionfante di questi empori, specialisti del sesso, che garantiscono la riservatezza a un numero sempre crescente di visitatori. Non vengono tenuti d’occhio perché nella maggior parte dei casi non disturbano.
Negli ultimi tempi si assiste a un fenomeno inquietante, che offende gli occhi dei bimbi. Molti negozi di questo tipo sono divenuti senza preamboli case di appuntamento, luogo di ritrovo per soli uomini a cui vengono fornite camere riservate con bambole finte da poter utilizzare a proprio piacimento. I sexy shop hanno alzato la posta e sono divenuti fornitori di surrogati d’amore a pagamento. In questi locali avvengono brevi incontri con finte bambole gonfiate, finte e false donne. File di uomini attendono il loro turno senza vergogna per soddisfare le proprie necessità. I bambini non capiscono quello che si fa e fanno domande davanti ad alcune anomalie.
Forse è inutile andare quando si ha a disposizione una donna in carne ed ossa. Con immensa angoscia ci rendiamo conto che c’è chi non sa più parlare d’amore e trovare un senso nel rapporto a due e si riduce a un umiliante contatto con una bambola di pezza. Inebetiti lasciamo la questione in sospeso nella speranza remota che qualcuno ci metta riparo. L’amore che ci presenta questa società ci sembra una violazione del sentimento, una offesa, una bestemmia, una sciocchezza. Questa immagine d’amore danneggia il concetto stesso di relazione umana fra i sessi è solo una mercificazione, una delle tante inventata per fare cassa.
Ester Eroli