Le percezioni del single

Le percezioni del singleIl numero dei single nelle nostre società è in costante aumento, ci sono famiglie costituite da una sola persona. Bisogna cercare di capire il perché dell’espansione di questo fenomeno che non va per nulla sottovalutato.  Nessun sembra chiedersi le ragioni. Sicuramente il matrimonio è considerato una formula antiquata, un vecchio modo di risolvere il problema della solitudine. Intanto nessuno si rende conto che le cose stanno progressivamente peggiorando. In passato chi  si trovava solo per scelta o per destino, o per obbligo, e  si recava in qualche locale, in qualche luogo di villeggiatura, in qualche posto sia pure un  parco pubblico trovava sempre qualcuno con cui parlare. Bastava sedersi su  una panchina e si poteva intessere tranquillamente una piacevole conversazione. I single più convinti l’ultimo dell’anno trovavamo sempre compagnia sia maschile  che femminile per divertirsi. Era facile trovare amicizie sulle spiagge, nelle discoteche, nei pub, bar, teatri ecc. non importava essere soli, bastava andare per trovare mucchi di amici gentili e sorridenti. Il single non era per nulla turbato dalla sua condizione, sia pure temporanea. Riusciva sempre a conquistarsi uno spazio, un gruppo di amici per ridere e scherzare. Ora senza voler drammatizzare ci si rende conto che i tempi sono mutati. Il single è avvolto da un silenzio perverso che aumenta la sua angoscia, ingigantisce i suoi problemi. Il single che decide di andare solo si ritrova solo alla fine con la mente in subbuglio , salvo sporadici contatti fuggevoli, e se si porta gli amici da casa finisce per litigare, per non parlare neppure con quelli. Fantasie, incomprensioni, diffidenze raffreddano i rapporti come pure gli antagonismi. Ragazze fidanzate non vogliono amiche single al seguito per paura di essere tradite, uomini belli non vogliono donne bruttine al seguito, donne belle si guardano intorno in cerca di consensi e sono indifferenti con le altre donne, donne riservate  e composte vengono tenute a bada, ragazzi studiosi fuori dal comune vengono derisi per i loro eccessivi impegni e allontanati . Un’anima bella non coglie di sorpresa ma avvilisce. Educatamente si elima quello migliore per invidia, per non doversi misurare con una persona superiore tra virgolette. Si evitano le persone straordinarie perché suscitano rabbia e invidia. Gli sconosciuti vengono guardati con diffidenza, con distacco. Il gruppo si chiude a riccio, non accetta intrusi. Poi pure nel gruppo si discute, ci si allontana, si risponde male. Si suppone che gli altri siano tutti potenziali nemici non amici. Lentamente si tirano in ballo mille scuse per evitare nuove conoscenze, si scivola verso una chiusura totale, opprimente. I single tornano a casa con la bocca asciutta. Ormai non si trovano più mille amici come accadeva in passato, quando non c’erano pregiudizi.  Adesso basta che una donna sia elegante per essere esclusa a priori. La sua eleganza offende, distrugge la nostra personalità e quindi ci oscura. Chi oscura va bandito, annientato, eliminato, non trattato. Ognuno resta nella sua cerchia, e se esce con due amici torna solo con quelli e talvolta torna solo, se le cose non vanno bene. Forse più tardi ci accorgeremo che ogni nuova persona è un’occasione per conoscere, per conoscersi.

 

Ester Eroli

 

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