Le pretese dei giovani

Molti giovani della nostra epoca sono nati nel benessere. Hanno avuto giocattoli, zainetti firmati, diari all’ultima moda, vestiti di valore. Hanno viaggiato con i genitori in posti esclusivi, sono andati al mare in località rinomate. Sono stati viziati dai nonni, dagli zii. Hanno avuto il cellulare molto presto, la playstation, i video games, il computer portatile. La tecnologia è stata la loro compagna nella vita di tutti i giorni. I ragazzi hanno avuto la moto, il motorino, l’auto nuova. Le ragazze hanno avuto abiti eleganti, borse firmate dallo stilista del momento. A scuola hanno avuto la possibilità di fare gite culturali all’estero e avere la mensa, gli insegnanti di sostegno. Si sono affacciati alla vita credendo che tutto fosse facile, lecito, consentito. La notte si poteva girare nei pub, il giorno fare shopping nei negozi del centro, la sera frequentare la palestra o la piscina . Per i nostri giovani c’era la prospettiva concreta di una vita spensierata spesso all’insegna del lusso. I compleanni dei nostri giovani spesso hanno visto scorrere denaro a fiumi: feste goderecce nei locali notturni, locali affittati per l’occasione, regali d’oro e d’argento, palloncini colorati, animatori chiamati e pagati profumatamente per l’occasione mondana. Gli addii al celibato e al nubilato, in caso di nozze, erano particolari. Si festeggiava fra spogliarelli e bottiglie di vino doc. Per molti la vita era solo una lunga vacanza felice. Questi giovani, cresciuti a pane e video games, pretendono molto anche per il lavoro. Anche quelli con scarsa preparazione e cultura pretendono un posto da impiegato, avanzamenti di carriera, alti livelli, stipendi sostanziosi. Non si adattano ovviamente a fare i panettieri, i giardinieri, i calzolai. Invece per il lavoro bisognerebbe cominciare dal basso. Iniziare a fare la baby sitter, l’idraulico e poi piano, piano, se si ha voglia di emergere, andare avanti con l’ascesa. Ci sono personaggi famosi che in gioventù hanno fatto i mestieri più umili senza vergognarsi del loro passato, magari hanno fatto i pizzaioli, i facchini. Del resto il talento se c’è prima o poi si fa notare, viene allo scoperto. In tempi di crisi bisogna adattarsi, non pretendere la luna. Non si può aspettare il treno giusto bevendo drink nei locali notturni. Un proverbio recita: non ti tocca fortuna se non sei mattutino.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.