Leone I Papa

Leone I PapaIl giorno 10 novembre si festeggia San Leone Magno. Ed è quanto mai opportuno raccontare le gesta di uno dei più grandi papi, se non il più grande, della storia della cristianità.

Leone I, venerato anche dalla chiesa ortodossa, è stato il 45° papa cattolico dei 265 pontefici finora eletti. Il pontificato di Leone, così come quello di San Gregorio, è stato il più significativo ed incisivo della storia del Cristianesimo. Entrambi, infatti, furono accreditati dell’appellativo di Magno, il grande.

Leone di nome di fatto, assise al Sacro Solio per 21 anni, nel V° secolo, il più travagliato della storia cattolica. La Chiesa e Roma dovettero fronteggiare, infatti, i più grandi ostacoli al suo progresso a causa della rapida disintegrazione dell’impero romano d’occidente, ormai allo sbando e pertanto continuo oggetto di ogni tipo d’invasione barbarica e relativi saccheggi. Il confinante impero romano d’oriente invece, sebbene non travagliato da orde varie, fu contiunuamente agitato da controversi dogmatiche, eresie e addirittura scismi. Ebbene, questo sommo Pontefice giunse, come si suol dire, al posto giusto e al momento giusto. La sua fulgida fede alloggiata in corpo dotato di viva intelligenza e di un’inesauribile energia, riuscì a fargli guidare il destino della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, imponendola come tale e rendendola Universale.

Non appena eletto papa, Leone I mostrò subito il suo intento: sostenere l’unità della Chiesa e la centralità di Roma rispetto a tutte le altre sedi sparse per tutto il mondo. Ma il suo cammino fu assai intralciato dalle numerose eresie che in quel periodo spuntarono come funghi: il manicheismo, il pelagismo, il priscillanesimo, tanto per citare le più note, furono da Lui affrontate con polso fermo ed intransigente, ma basato sul dialogo e sul ragionamento, senza mai ricorrere a sistemi coercitivi e tantomeno a torture. Famosi ed innovativi per quei tempi, furono i suoi provvedimenti per riorganizzare le situazione ecclesiastica in Francia, in Spagna e in Illiria, cui concesse potere d’uffizio ma ribadendo la centralità della Chiesa di Roma. Nel 451 promosse un memorabile Concilio Ecumenico in Calcedonia, in cui ribadì il dogma di Cristo ed elevò il patriarcato di Roma collocando in subordine quello di Costantinopoli. Impose, inoltre, una stretta disciplina ecclesiastica, che poi mantenne ferrea arrivando a bacchettare, qualora necessario, perfino i vescovi.

Leone I Papa 2

Ma le sue imprese non furono solo di carattere pastorale, gestionale ed organizzativo. Quando nel 452 l’Italia settentrionale fu messa a ferro e fuoco da Attila, il flagello di Dio, non esitò a scendere in campo, andandolo ad incontrare personalmente a Mantova, mostrando un coraggio, appunto, leonino. Il feroce barbaro unno, fu assai impressionato dalla figura di papa Leone, non solo per sua fede ma anche per il suo magnetismo e le sue capacità persuasive, peraltro mostrate in tutta umiltà. Come risultato, Leone I ottenne la rinuncia del barbaro alla marcia su Roma e al relativo saccheggio, nonché una favorevole apertura di negoziati.

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Tre anni dopo anche i vandali di Genserico si apprestavano al facile saccheggio della capitale, dopo aver sconfitto con irrisorio impegno il fragile esercito romano, ma Papa Leone Magno lo affrontò in tempo, convincendolo ad accontentarsi di un congruo bottino ma risparmiando la città da devastazioni, abusi e uccisioni.

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Comprendendo il valore e l’importanza della salvaguardia di Roma, in quanto capitale della Chiesa Cattolica nel mondo, si occupò del restauro e degli edifici ecclesiali, nonché dei suoi necessari miglioramenti urbanistici, disponendo, inoltre, il ripristino e il rafforzamento delle malridotte mura aureliane, creando, nei tratti crollati o demoliti, le solide e famose mura leonine.

Morì nel 461 e fu sepolto nel vestibolo di San Pietro in Vaticano. Nel 1754 è stato nominato Dottore della Chiesa.

La dimensione di carattere storico, politico, religioso di così vasta portata, specie se collocata in un ambito internazionale, fa sì che San Leone Magno possa essere considerato, a giusto titolo, il primo vero papa della storia.

 

Adriano Zara

 

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