Il tempo che viviamo è sempre più lontano dal passato, ed è sempre più ingarbugliato. E’ la nostra una società che ha preso le distanze dal passato in modo netto. Passi avanti sono stati fatti nei più disparati campi ma senza giri di parole, si può dire, che in alcuni casi siamo tornati indietro.
Si può affermare con franchezza che la famiglia, il concetto stesso di famiglia, ha subito una rivoluzione copernicana, una mutazione che non si era mai vista. Un tempo la famiglia era un punto fermo da cui partire da cui tornare, un posto che infondeva calore e conforto solo a nominarla. Forse si è esagerata l’importanza, però la famiglia aiutava a distrarsi dai problemi, aiutava a risolverli tutti insieme. Nelle famiglie c’era una forma di rispetto, di fedeltà. Si affrontavano le questioni direttamente. Si metteva in guardia i componenti da possibili errori. Era una sorta di alleanza, di patto. Nella famiglia c’era il riscatto. Certo non tutte le famiglie erano quadretti idilliaci ma erano pur sempre focolai dove si alimentava il bene, dove si produceva amore. Molte erano convenzionali, formali ma sempre presenti.
Poi in nome della libertà individuale ci si è accontentati di famiglie ridotte al lumicino, addirittura di non famiglie. In alcuni casi l’idea di famiglia manca totalmente. Per reazione al concetto di matrimonio tradizionale si sono create convivenze, famiglie con un singolo componente, famiglie allargate. Sono state sciolte le briglie, smascherate le magagne ma eliminato calore umano. Molti oggi hanno un bisogno disperato d’affetto e si rifugiano su dei surrogati come alcol e droga che scaldano il sangue ma non il cuore.
Siamo al corrente del fatto che esistono famiglie distrutte, minate alle radici, turbate, senza fiducia, che faticano a mettere insieme i pezzi di una vita in comune. E’ nata una miscela esplosiva che ha distrutto le famiglie come un ciclone e non ci si può più fidare nemmeno dei familiari. Il concetto di famiglia viene deriso dai giovani che non nutrono speranze sulla sua sopravvivenza. La vita dei vip, spesso sotto i riflettori, ha finito per accentuare questa tendenza. Si è cercato di imitare le classi elevate non solo per gli accessori, il look, ma anche per lo stile di vita. Siccome i vip facevano più matrimoni e più convivenze anche la gente comune si è sentita in diritto di condurre una vita dello stesso tipo. Pensiamo agli otto mariti di Liz Taylor. Allora ci troviamo di fronte a gente che ha fatto persino tre divorzi, quattro convivenze, sette fidanzamenti approdando sempre alla stessa conclusione: la solitudine.
Ester Eroli