L’importanza del saper fare il dirigente

L’importanza del saper fare il dirigenteOgnuno al lavoro cerca di capire in modo ragionevole come funzionano le cose e di obbedire agli ordini dei superiori, oltre a conoscere i colleghi per familiarizzare. Nessuno si avventura troppo in campi inesplorati. Ognuno cerca di acquisire esperienza con razionalità, con cautela seguendo l’esempio degli altri, il loro modo di fare, la traccia del loro operato. Poi con il tempo si intuisce che non tutti ci sopportano, che molti ci detestano, che molti non intendono collaborare con noi. Si crea una situazione di tensione deleteria per il lavoro. Ci si sente fragili, gusci vuoti. La mancanza di un supporto, di un contatto umano aumenta il nostro senso di insicurezza, sempre più evidente. I dirigenti proseguono nel loro atteggiamento rigido, sorvegliando strettamente, suggerendo ma mai pensando seriamente al da farsi in certe circostanze, magari si limitano a premiare le persone sbagliate alimentando il dissenso infinito, le rivalità e i dispetti. Al lavoro scopriamo persone che fanno la spia, donne rivali, un universo buio che scalfisce e incalza il nostro privato. Ci sentiamo diversi, avvertiamo un senso di fastidio, sappiamo di non meritare l’isolamento, l’esclusione, il lavoro solitario. In verità i dirigenti non fanno nulla nel lavoro per sviluppare lo spirito di gruppo che in certi casi sarebbe necessario per l’andamento stesso della attività come il caso di una sartoria di moda, o un locale notturno. Se il luogo di lavoro è molto grande i problemi in questo senso sono maggiori. Nessuno si prende la briga di trovare la chiave per risolvere problemi di relazioni, che vengono giudicati di poco conto ma che sono importanti. Ognuno agisce per conto suo, si chiude strettamente nel suo mondo, sfodera le sue armi migliori, fa retromarcia nei casi limite. Bisognerebbe insegnare a socializzare, a rispettare i colleghi per un proficuo lavoro di gruppo che in certi contesti è necessario. Invece di alimenta la chiusura, l’isolamento sdegnoso.

 

Ester Eroli

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.