L’innamoramento e quel qualcosa che sfuma

L’innamoramento e quel qualcosa che sfumaL’amore è un sentimento prezioso, unico. Ci sono persone sfortunate che passano il tempo a cercare l’amore dell’anima gemella e non lo trovano o lo trovano troppo tardi quando ormai il cuore è stanco, disilluso, affranto. L’amore rivitalizza, scatena l’interesse per la vita, fa guarire l’anima ferita. L’amore scaturisce da una forte attrazione e stima reciproca e si concretizza in una attesa del futuro piena di aspettative. Si sceglie sempre di sposare con entusiasmo persone che ci colpiscono e che sono affini a noi. L’atmosfera dell’innamoramento è sempre piacevole, è come camminare a un passo dal cielo. I ricordi d’amore sono quelli più belli, quelli che danno dignità alla memoria. L’amore non ha un procedimento logico, è irrazionale e per questo molti lo combattono e lo guardano con ostilità perché temono di perdere il controllo. Chi si innamora sul serio è definito debole. Comunque l’amore attira come una calamita per il mistero che racchiude. Tutti hanno storie d’amore da raccontare e da farsi raccontare.  Molti boriosi si sono arresi davanti all’amore, hanno alzato bandiera bianca.  In alcuni casi l’istinto prende il sopravvento facendoci apparire animali umani. Spesso è solo la libido a farci recitare il ruolo degli amanti. La passione viene scambiata per affetto e amore. Molti scelgono il compagno/a con scrupolo, altri solo per interesse, per avere l’approvazione della famiglia, della collettività. Molti si sposano come fosse un dovere da compiere, affrontano il problema in modo brusco, senza sentimentalismi.  L’amore spesso diventa confidenza, amicizia, stima, si trasforma. La trasformazione dell’amore è sempre traumatica e alla fine provoca profonda indignazione. Con il tempo vediamo che l’uomo non mette più la mano sulla spalla della fidanzata, alle feste di piazza preferisce andare con gli amici, passa il tempo nei bar,  la donna passa il tempo con le amiche, si raccoglie nel suo intimo,  il dialogo diventa monotono, verte solo sul quotidiano. A un certo punto anche l’amicizia  viene a mancare. L’amore diventa privo di premure. Le premure del primo amore, le trepidazioni, ci ritornano alla mente come un vecchio ritornello superato che nessuno canta più. Ci ritorna in mente lo sportello aperto, la giacca di lui o lei sulla nostra pelle infreddolita, gli occhi pieni di lacrime per una vittoria o una sconfitta, le braccia alzate, festose in segno di saluto, le parole dette a bassa voce, il nostro nome sussurrato piano, le mani tremanti  sui fianchi, le frasi dette per consolarci, gli abbracci e i baci improvvisi in mezzo alla gente. Ci manca il profumo della confidenza, dell’intimità, dell’affetto cordiale e sincero. Allora bisognerebbe operare una iniezione di novità nel rapporto logoro. Per non perdere un amore, per non fare di un amore una semplice abitudine, bisogna intervenire in modo massiccio con la comprensione. Non bisogna dare niente per scontato, bisogna innovare drasticamente, intervenire sul tessuto consunto e rivitalizzarlo con una promessa, una carezza, un perdono, una parola, con l’attenzione. Quando l’amore vero ci manca ci sentiamo perduti, allora occorre sforzarsi per farlo sopravvivere. Possiamo ricadere nei lacci dell’amore puro, possiamo ogni tanto permetterci questo lusso, un lusso che fa bene al cuore.

 

Ester Eroli

 

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