L’istinto materno

Achille Torelli, nato  a Napoli, fu un drammaturgo italiano, scrittore prevalentemente di commedie, alcune delle quali tradotte anche in napoletano. Fu persino sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli.  La sua fama scaturì con l’opera “ I mariti”.  Commedia che subì un adattamento cinematografico grazie anche all’entusiasmo della critica che la considerò vera commedia borghese. L’opera venne recitata a teatro da Scarpetta.  A proposito della commedia il suo autore ha dichiarato l’importanza di mettere in scena soprattutto donne sposate, madri. La figura della madre è sempre ben accetta dal pubblico. Inoltre le madri hanno quell’intuito, quella grazia, quell’istinto, quella forza di carattere che le contraddistingue dalle altre donne.  Le madri, in virtù dell’istinto  materno, sono comprensive, tenere, disponibili, pazienti.   La madre ha una marcia in più rispetto al resto dell’universo femminile. Passare da uno stato libero a uno status di madre non è facile, né indolore. Il travaglio del parto la dice lunga. Durante il travaglio la donna scopre il suo ruolo specifico, primordiale, unico.  In realtà a ben guardare esiste un fenomeno che si verifica ogni volta in occasione di un concepimento, di una nascita.  Si tratta di un fenomeno particolare che pochi notano. Le donne che diventano madri, anche le più insipide, le più frustrate, le più cattive mutano atteggiamento. In altre parole diventano più umane. La loro voce diventa un soffio caldo che sa di miele, la pelle si illumina di un colore rosato, gli occhi  luminosi scintillano di piacere, la pelle tutta diventa più levigata, più liscia, il volto diventa più armonioso, meno spigoloso. Un mutamento di questo tipo in alcuni casi salta agli occhi, siamo investiti da una ventata di aria nuova e  fresca. Le donne più bisbetiche, quelle intrattabili, attaccabrighe, che urlano sempre per i corridoi degli uffici, quelle invidiose, rivali, antagoniste, ambiziose, capaci di tutto, meschine nel momento di diventare madri abbassano la guardia, diventano come un gustoso gelato al cocco, come una torta alla vaniglia. Allora noi benediciamo quella nascita, quella maternità che ci ha permesso di sottarci al fuoco quotidiano di uno sguardo bieco. L’universo femminile si illumina di queste preziose gemme che sono le madri.

 

Ester Eroli

 

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