L’Italia delle città trascurate che avanza

L’Italia delle città trascurate che avanzaL’Italia ormai è convinta di potersi riprendere in un futuro prossimo, insegue svagata voli di fantasia. Le decisioni che sono state prese balzano agli occhi per la loro oculatezza e sono in grado di rigenerare una nazione allo sbando. La manifestazione dell’expo, il giubileo a Roma, la sindone a Torino sono senza esitazione esperimenti importanti per risollevare il pil del paese. Le stime negative non intimidiscono uno stato pronto al business. La ripresa sembra a portata di mano. All’expo si è lavorato a ritmi allucinanti fino a stancarsi, fino allo sfinimento per terminare i lavori, con furia e esperienza. Si è superato di gran lunga la soglia normale di resistenza. Gli operai, gli ingegneri sono esausti, mortificati dalla fatica. Il potere si è limitato a fare le solite visite di cortesia con un sorriso angelico e dare ordini dall’alto in tono perentorio. Nessuno può impedire l’ascesa di una nazione verso il successo, una nazione definita in ascesa. A Roma l’annuncio del Giubileo ha messo in fibrillazione intere categorie commerciali, anche se l’evento è stato annunciato come un fatto prettamente spirituale. I cittadini romani non possono opporre resistenza, turbati sanno che andranno incontro inevitabilmente a tutta una serie di problemi: traffico, ingorghi, ecc e sanno che dovranno armarsi di pazienza. Molti hanno accettato malvolentieri. Difficile è accettare spontaneamente. Tutto questo movimento ci riempie di indignazione. Mentre apparentemente siamo calmi dentro siamo estremamente turbati. Di colpo ci rendiamo conto che queste manifestazioni sono state organizzate senza organizzazione. Ogni provvedimento appare preso slegato dagli altri, senza ragionare. Ad esempio nel concreto a Roma nessuno ha pensato seriamente al problema dei bagni pubblici che non ci sono più quasi da nessuna parte e dove c’erano sono stati tolti. Ai pellegrini non resta che recarsi nei locali pubblici come bar e trattorie ma spesso questi non sempre aprono le porte ai turisti indiscriminatamente. Molti esercenti con tatto respingono masse di gente bisognose della toilette. Alcuni fingono di avere il bagno guasto. Restiamo poi colpiti dal fatto che le strade sono piene di buche, di rattoppi e ora dovranno accogliere migliaia di bus. Ci vorrebbe una madre premurosa, un governo stabile per far ragionare i figli italiani, ormai fuori controllo, impacciati e ridicoli. Una nazione che arranca si lancia sprezzante verso imprese avventurose. Gli amici della politica hanno tuttavia il potere di rassicurare, di calmare gli animi. Non dobbiamo dimenticare che all’expo tutto è stato fatto velocemente quindi possiamo prevedere anche qualche crollo di strutture costruite in tutta fretta. La ripresa tanto agognata potrebbe essere un’illusione, lontana, avvicinabile solo con un binocolo. Un evento negativo potrebbe fare da guastafeste.

Le città interessate dagli eventi intanto appaiono sempre più degradate e maledettamente trascurate. Gli stranieri ci vedranno come persone degne di disprezzo, ci criticheranno. Queste occasioni potrebbero fornisci la possibilità di nutrire disprezzo verso noi stessi, di provare dispiacere e vergogna. Non sarebbe la prima volta, anche se cerchiamo sempre di apparire perfetti, come una donna che indossa un abito ricercato sopra un pigiama liso. Forse dovremo prendere esempio dalla Germania dove ogni fermata dell’autobus ha la sua pensilina e ogni quartiere hai i suoi bagni.

 

Ester Eroli

 

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