Località di grido

Località di gridoCi sono località, specie balneari, famose per la loro vita mondana. Pensiamo alla stessa Forte dei marmi, cittadina marina di villeggiatura, chiamata così per la presenza dell’omonimo fortino fatto costruire dal granduca Leopoldo come bastione di difesa e usato come luogo di partenza via mare del marmo estratto dalla Alpi Apuane. Cittadina della Versilia nota per i suoi locali di lusso e per le sue discoteche come la Capannina, per la presenza massiccia durante le vacanze di personaggi illustri dello spettacolo, della finanza, di intellettuali e artisti, di membri dell’alta società, imprenditori, politici, sportivi, calciatori, politici. In passato la località, negli anni sessanta soprattutto e nel dopoguerra, ha ospitato Guglielmo Marconi, lo scrittore Curzio Malaparte e Bacchelli, gli Agnelli, lo stesso Luchino Visconti. Nella cittadina, ricca di pinete, viali alberati e giardini, di ville pubbliche come villa Antonietta, famosa per la sua sabbia d’oro e le acque trasparenti troviamo ville realizzate da architetti famosi di cui sono proprietari personaggi importanti . Tuttavia negli ultimi anni si assiste a un declino che si percepisce sulla pelle. Infatti non appena una località di grido, prescelta dalla elite, diviene meta del turismo di massa viene subito abbandonata specie dai grandi personaggi che finiscono per non presentarsi più. Così a Forte dei marmi molte ville vendute, anche di pregio, sono divenute alberghi anche a cinque stelle. Molti si sono disfatti di sontuose ville con la piscina e ricche di tutti i comfort. L’unica attrattiva di Forte dei marmi è rimasto il mercato ricco di oggetti preziosi e abbigliamento in cashmire e il palio dei bagni una sorta di regata dei bagnini della zona. Molte altre località hanno fatto la stessa fine, scadute, assalite da un turismo di massa, balneare di poco conto. La stessa Ladispoli, località balneare vicino Roma, ha perduto molto della sua vocazione turistica. Non è più frequentata da personaggi famosi come Rossellini a cui è stata dedicata la piazza principale Vittoria, da benestanti e aristocratici. Ora ci sono pochi alberghi, abbondano le seconde case del ceto medio, di qualche commerciante. Non ci sono più stranieri come svizzeri, tedeschi, americani. Accade sempre che i nobili, i ricchi colonizzano una zona, la sfruttano poi questa passa di mano alla gente comune, fino a svilirsi perché nessuno la cura più. Intanto i ricchi sono approdati in altri luoghi che contano di più. Anche il mar rosso sta scadendo da quando è frequentato da molti del ceto medio. La stessa cosa è avvenuta a Cortina d’Ampezzo che si è ridimensionata rispetto agli anni d’oro. I ricchi fuggono per non essere presi, per andare verso luoghi esclusivi lontano dal mondo comune. Un giorno a furia di scappare si ritroveranno a villeggiare fuori dello spazio. Ormai anche il turismo spaziale è inflazionato. Questa fuga ha il sapore solo di un fallimento umano.

 

Ester Eroli

 

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