Modelli estetici sbagliati

La nostra società è esigente, ci vuole sempre perfetti, allegri. Ogni piccola imperfezione del corpo, viene notata, ingigantita, fatta pesare. Una persona in sovrappeso viene derisa, umiliata, non trova nemmeno lavoro perché non ha un requisito fondamentale: la bella presenza che apre tutte le porte. Uno storpio claudicante viene deriso per la strada da ragazzini vivaci e maleducati. Le donne devono essere tutte perfettamente truccate, eleganti, trasgressive. Si richiede sempre e comunque la perfezione. I modelli da seguire sono tanti ma tutti uniformati alle stesse misure come quelle delle modelle. La taglia per le donne deve essere la 38/40 chi porta la 44/46 è impresentabile e farebbe bene a farsi ritoccare dal chirurgo estetico. Allora conviene affidarsi alla manipolazione genetica così da far nascere solo individui perfetti. I modelli sono sempre gli stessi: modelle, attrici, cantanti, attori, gente del cinema e dello spettacolo in generale. Il caso più clamoroso è quello di un giovane di New York di trentadue anni che si è sottoposto a ben novanta operazioni di chirurgia estetica, compiuti nell’arco di dieci anni, per somigliare al compagno di barbie, Ken. Così abbiamo la versione umana di un manichino. Per ottenere apprezzabili risultati il giovane è ricorso a protesi al silicone. Il costo delle operazioni è stato esorbitante. In testa aveva quel modello che voleva imitare a tutti i costi, per sentirsi in armonia con se stesso e con il mondo. Quando un giorno grazie alla scienza saremo tutti uguali inventeremo qualcosa per non morire di noia.

 

Ester Eroli

 

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