Molestatori

Ai nostri giorni sono aumentati gli scandali sessuali. Si è fatta luce su un fenomeno vecchio quanto il mondo. In passato accadevano esattamente le stesse cose. Gli uomini molestatori nei vari ambienti facevano il bello e il cattivo tempo ed erano, cosa peggiore, solidali fra di loro. Gli uomini a differenza delle donne fra di loro si difendono a spada tratta. Ci sono cose, discorsi,  per soli uomini dove le donne vengono respinte, tenute a bada, allontanate. Gli uomini si proteggono, fanno gruppo, vanno d’accordo a differenza delle donne che tra loro si odiano  e discutono.

Le donne che lavorano hanno sempre familiarizzato e toccato con mano questa usanza barbara di infastidire le ragazze. Per molti dirigenti si è tradotto in un atteggiamento professionale per cui le nuove arrivate dovevano per forza subire le avance più o meno volgari. Si corteggiavano le ragazze, si toccavano spesso, fino allo sfinimento, alla persecuzione. Si guardavano con occhio languido. Perseguitare le ragazze che non ci stavano era un hobby piacevole per certi dirigenti. Donne serie messe in ridicolo, in certi casi persino licenziate apertamente respinte. Le donne belle venivano sempre braccate negli uffici, negli ospedali, nelle sartorie, nelle fabbriche. Le donne che respingevano il molestatore erano isolate, derise, allontanate, subivano strette tremende. Esse non poteva parlare, ribellarsi a causa delle ritorsioni. Nessuno osava mettersi contro il capo, il dirigente. Nessun uomo, benchè padre e marito, ha mai pensato di scusarsi per il suo comportamento scorretto, per aver perso le staffe davanti alla bellezza pura. Le donne che hanno gridato, che si sono ribellate furibonde, che hanno trovato la maniera di aggirare l’ostacolo hanno visto dopo la carriera stroncata, i loro sogni svaniti. Per un dirigente è facile mandare all’aria la carriera di una giovane dipendente. Dopo le molestie la vita lavorativa non è più come prima, subentra diffidenza, rabbia, disperazione.

Ci sono ambienti di lavoro che sembrano solo in apparenza immuni da tale pratica, sembrano puliti, calmi  ma in realtà nascondono le stesse pratiche oscene. C’è sempre un dirigente pronto a sfiorare la mano di una dipendente. Molti capi sono stati dei veri ossi duri per donne malcapitate. Alcuni dirigenti anche davanti all’evidenza hanno negato la loro mania.

Per ogni situazione però c’è sempre il rovescio della medaglia. Infatti ci sono anche casi diversi in cui è la donna a corrompere il dirigente per avere un avanzamento di carriera. Si presenta al lavoro con camicette scollate, minigonne proprio per provocare, per indurre il capo in tentazione. Sono donne che ronzano sempre vicino al dirigente, lo assediano, non danno tregua, usano un atteggiamento eloquente. Giocano con le parole equivoche, scherzano, ridono ammiccando. Cercano spesso di agganciare più uomini di potere.  Inoltre quando hanno ottenuto i livelli snobbano le altre donne colleghe  dicendo di essersi meritate il miglioramento di carriera per le loro qualità.  Sono donne altezzose, superbe che si ritengono superiori pur non avendo nessuna educazione e cultura. Sono donne che sfruttano il proprio corpo, la propria capacità seduttiva e spesso compromettono la vita familiare tranquilla del dirigente.. Lo ricattano, minacciano di fare scenate. Sono donne scalmanate che non si fermano davanti a niente e nessuno.

Non si sono solo uomini seduttori e molestatori ma anche donne che con le altre, amiche comprese, diventano spietate e fanatiche pur non essendo nessuno. Ci sono donne che sono solo oggetti di piacere, trastulli e che si offrono come tali nella piena consapevolezza di sé.

 

Ester Eroli

 

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