Morale

Negli ultimi tempi non si può toccare le corde della morale. Parlare di morale paralizza, crea impaccio. I giovani ribelli, selvaggi somigliano sempre più teppisti che lasciano bottiglie di vetro nei parchi e uccidono gli animali con inaudita crudeltà. Le ragazze recitano la parte delle brave ragazze ma sono sempre più sfrontate. I giovani si sdoppiano, fingono con i genitori.  Non esiste più la pietà, la sensibilità. Gli individui ipersensibili fanno finta di credere che ancora esista una parvenza di moralità. C’è solo confusione. I moralisti incalliti vengono derisi, suscitano il riso. La morale è prossima al suicidio. Ognuno ha un suo concetto di moralità ma labile, parziale, lontano dalla verità. La mancanza di moralità annuncia però difficoltà future. Il senso della parola morale non viene capita.

Leggendo il libro autobiografico  di Gerard Depardieu E’ andata così ci rendiamo conto di quanto i tempi siano cambiati. Agli inizi della sua carriera quando era ancora minorenne aveva conosciuto un uomo importante omosessuale di trentadue anni che lo aveva aiutato per il teatro  a titolo gratuito senza volere niente in cambio solo in virtù di quella velata attrazione che sentiva dentro. L’attore sostiene di aver scoperto grazie a lui il suo lato femminile, necessario per interpretare tante parti in cinema e teatro.  Anche ragazze in passato venivano scelte per commesse dal padrone per la loro grazia e bellezza. Il padrone del negozio le aveva scelte affascinato senza tentare avance essendo magari coniugato. Incuriosisce il fatto che un destino viene segnato per una attrazione tenuta segreta, nascosta.

L’attore fu spinto proprio dal suo amico omosessuale a leggere per erudirsi, a sorridere di continuo per esibire un atteggiamento calmo, a imparare a farsi piccolo, a scoprire il segreto delle parole . L’artista si considera un viaggiatore senza bagagli.

Ora tutto è mutato completamente. Non ci vogliono tante parole per capire.  I dentisti sono capaci, dimenticando l’etica professionale, di sussurrare parole dolci alle clienti piacenti, i registi sono capaci di allungare le mani sulle attrici, le ragazze sono disposte a frequentare uomini ricchi anziani e a mostrare il corpo senza pudore.

Siamo inciampati nel lato opposto della morale, nell’assenza di morale . I più sensibili vengono colpiti dai nuovi comportamenti ma tacciono. Preferiscono scoraggiati  stare zitti per non essere bersaglio di critiche malsane. Chi declama la morale la usa solo come slogan e linguaggio per poi cadere negli stessi errori. C’è chi si dichiara amante della famiglia e poi alla prima occasione divorzia, spacca le famiglie. La morale ora è solo un rito che non tocca più l’anima, non ha più radici nel cuore. Il concetto di morale è confuso, nessuno afferra il senso definitivo. Siamo saturi di discorsi morali di gente falsa che dice l’esatto opposto di quello che fa. La morale è stata buttata fuori, è una cosa sorpassata.

Per recuperare comportamenti meno amorali occorre molto tempo, il recupero, se mai avverrà, passa per una lunga strada costellata di ostacoli.

 

Ester Eroli

 

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