Nazario Serra, un pittore moderno

La Sardegna ha dato all’Italia molti artisti, pensatori, scrittori. Tra i contemporanei sardi troviamo un pittore moderno: Nazario Serra. Nato nel 1943 vive a Ostia lido, sua base operativa. E’ un pittore autodidatta che si è formato da solo. Nel tempo ha realizzato mostre e esposizioni in vari luoghi e gallerie come Firenze, Venezia, Monte Carlo ecc. Ha ottenuto premi, medaglie, attestati, diplomi, riconoscimenti notevoli. A Milano ha avuto il premio internazionale Caravaggio, a Riccione l’attestato di benemerenza, a Palermo nel 2008 l’attestato di merito con medaglia d’oro. Ha avuto molte recensioni e alcuni premi della critica. E’ stato citato in riviste d’arte e in quotidiani come la Nazione, la Sicilia, il giornale di Ostia. La tecnica usata è in genere quella classica ossia olio su tela. Rivoluzionarie, innovative appaiono le sue composizioni astratte. Il vero artista deve essere necessariamente un innovativo, non può ricalcare schemi inventati da altri. Nelle sue opere stilizzate appaiono figure geometriche come nell’opere “movimento” e “corpo orbitante”. Un gioco multicolore e geometrico lo troviamo anche in “teatro della mente” ad indicare il percorso tortuoso della mente umana. I titoli stessi sono originali, significativi, riassumono il contenuto del quadro. In alcune opere esiste spiccato lo studio psicologico come in “estasi” dove l’estasi come stato è descritta astrattamente ma minuziosamente. Nel quadro appare tutto l’abbandono dei sensi e della mente che produce uno stato di estasi. Il quadro trasmette emozioni vissute. Nel quadro “brama” una bocca aperta, famelica traduce la passione, la bramosia in modo mirabile, forte. La psicologia artistica compare nel quadro “emozioni poetiche” dove appare una finestra aperta sul mondo, simbolo dell’apertura mentale degli artisti. Tutta la sua pittura è piena di emblemi, di simboli. I sentimenti vengono scandagliati a fondo come nel quadro “emozione” dove compare tutta la confusione che prende la persona emozionata, coinvolta nel guazzabuglio delle sensazioni. Nell’opera “plasmarsi” appare evidente la fusione degli esseri. Il quadro più bello, esempio di scavo psicologico è sicuramente “perfidia” dove due lingue rosso bordò, colorate si dirigono verso un vaso con una figura malsana, quasi demoniaca ad indicare il valore negativo della perfidia. Al centro del quadro compare un cerchio ad indicare come per molti l’atteggiamento perfido riveste un ruolo centrale. La perfidia che accentra tutto e maneggia avidamente tutto. Nella sua vasta produzione troviamo anche opere che sono come visioni oniriche come “gli indemoniati” “oggetti danzanti”. Con colori particolari l’artista affronta anche temi tradizionali come le origini del cosmo (“origine universale”), l’amore (tenero abbraccio, spasimanti, gli innamorati). Sono temi classici affrontati modernamente, rivissuti su un paino nuovo, più autentico. Non mancano i ritratti, altro elemento tradizionale, come: donna sarda (ritratto stilizzato), nonna, madame Claudette, fanciullo, Georgette, “ritratto”. Esistono anche ritratti per così dire corali come “gli amici”. Non manca il tema religioso come “sepolcro di Cristo”, “fede, speranza e carità” e l’attenzione ai fenomeni naturali (“ecclissi”). Il pittore spazia affrontando vari argomenti. Le opere che colpiscono di più e suscitano forti emozioni sono “l’albero della fantasia” dove le immagini della mente sono stipate su un fantastico albero colorato a rendere l’idea del pozzo infinito che è la fantasia umana e artistica soprattutto e “grande via di comunicazione” dove strade infinite si dipartono dal centro, un cuore rosso pulsante, il cuore dell’artista che irradia la sua luce nel mondo delle idee.

 

Ester Eroli

 

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