Vedere una coppia che si scambia promesse eterne davanti al sindaco, all’altare di una chiesa fa sempre un certo effetto. Per anni abbiamo sentito risuonare nelle orecchie la formula di rito: nella buona e nella cattiva sorte prometto di essere fedele………….la fedeltà, la fiducia, la stima reciproca ci sono sembrati sempre requisiti essenziali. L’amore ci è sempre parso come un sentimento puro e autentico capace di vincere gli ostacoli. La realtà ci ha messo davanti a situazioni diverse. Ci sono state donne malate seriamente di tumore al seno che sono state abbandonate dal marito, che non provava più attrazione per loro. Il loro seno era sfiorito e loro disgustati hanno abbandonato il tetto coniugale per unirsi a un’altra donna sana e perfetta. Ci sono stati casi di uomini malati di tumore che hanno visto la propria compagna andarsene da casa con un altro perché era stanca della sofferenza. Il dolore che non si sopporta, che non si riesce a condividere, anche se il proverbio popolare recita: mal comune mezzo gaudio. Tutti devono essere in perfetta forma. Il caso più eclatante che nessuna cronaca registra, e quello di una ragazza che ha perso l’uso di un arto inferiore, in seguito a un incidente stradale, in cui è rimasto coinvolto anche il fidanzato che guidava l’auto, e che si è vista lasciata proprio dal suo amore. Persone quindi che giurano eterno amore, rispetto e che poi davanti a un grave problema di salute fuggono miseramente. Ci sono poi quelli che davanti a un figlio autistico chiedono subito il divorzio e vanno a formarsi una famiglia altrove. Un figlio handicappato è un problema che va scavalcato, arginato. I casi di questo tipo son sempre più numerosi, perché si vuole una vita leggera e spensierata. Certo ci sono persone che non riescono a reggere le avversità del destino e che si lasciano andare. Ci sono persone che caratterialmente non sono forti. Allora bisogna scegliere consapevolmente la strada della rinuncia per non fare promesse che poi non si riesce a mantenere.
Ester Eroli