I giovani sono sempre quelli che appaiono i più attratti dall’amore e dal sesso, considerato l’unica consolazione per le pene del vivere quotidiano. Il sesso risveglia i sensi, scuote il buio che ognuno si porta dentro. Il sesso è un’esperienza umana primordiale, nata con l’uomo che nel corso del tempo ha subito varie trasformazioni. Non è errato parlare di interesse giovanile morboso nei confronti del sesso, che ha allentato di molto i freni inibitori di ciascuno. Il sesso ora è divenuto quasi una espressione plateale d’amore libero, vero . I giovani superbi, alteri si amano nei parchi, nei cinema, quasi pubblicamente senza pudori. I giovani ricercano il sesso, lo praticano di frequente, anche velocemente, ricorrono a un sesso complicato quasi perverso, quasi corrotto, studiano i dettagli dell’amplesso, leggono riviste, testi di sessuologia. Bruciano tutte le tappe in fretta, pensando solo alla pura gioia, al puro piacere. Spesso in queste relazioni carnali sono banditi i sentimenti, che quasi fanno sorridere i più cinici e disinibiti. Il sesso non è più un tabù e ci sono giovani che amano pagare giovani prostitute per il loro piacere. Non esiste più l’immagine del ragazzo innamorato che passava giorni a sospirare e che inviava all’amata bigliettini anonimi pieni di complimenti, senza avere il coraggio di opporre la sua firma. Il sesso è divenuto un’arte amatoria praticata con cinismo senza sensibilità. Molti mercanti del sesso si aggirano per le nostre strade di notte. Nel sesso puro si affogano i dolori del vivere. Negli ultimi tempi si sta facendo strada una nuova tendenza ossia quella di respingere il sesso all’interno di un normale rapporto di coppia. Il rifiuto del sesso di queste coppie li porta a vivere quelli che sono stati definiti matrimoni bianchi. Un numero sempre crescente di persone si mantiene a distanza di sicurezza dal sesso. Molti vi sono approdati a tappe o dopo episodi particolari, magari sconcertanti che li hanno visti protagonisti. Molti si sentono ripagati dal solo affetto e fuggono quasi inorriditi davanti a rapporti carnali. Sospesi nell’abisso dell’amore immortale non condividono l’aspetto carnale del piacere di stare insieme. Non considerano parlare con il partner tempo sprecato. Magari scrivono ancora lettere appassionate, riconoscendo il potere della scrittura, mandano fiori profumati, regalano cioccolatini e dolci delicati. Nel secolo che ha visto l’apoteosi del sesso, il suo monopolio, la sua celebrazione in film e romanzi, si assiste al fenomeno inverso, preoccupante, che lascia senza fiato. Un rifiuto persino del pensiero del sesso. L’ approccio di queste persone che hanno fatto il gran rifiuto all’argomento sesso è neutro, quasi di fastidio in alcune circostanze. Ci domandiamo i motivi di una scelta così drastica e radicale, fatta pure da modelle e spogliarelliste di night club. Forse il sesso in queste anime ha lasciato un dolore profondo, pieno di ricordi, simile a una malattia. Un segno così indelebile, non vago, da provocare la morte del piacere, il rifiuto di ogni tipo di contatto. L’anima muta non vuole più entrare nel tempio del godimento per paura di soffrire. Vive con dignità la sua crisi di identità, selezionando le persone da amare, rifiutando di vedere immagini esplicite di sesso trasmesse in tv e al cinema. Sicuramente con questo rifiuto le persone intendono mostrare disappunto per un argomento ripetuto fino alla nausea in tutte le sue varianti. Con questo comportamento la gente comune intende annientare l’oggetto di certe ridicole ossessioni.
Ester Eroli